Cultura delle notizie “fa schifo” 4 anni prima di The Substance, Demi Moore aveva recitato in questo film votato al 9%: è uno dei peggiori realizzati negli ultimi 10 anni
Pubblicato il 07/11/2024 alle 08:30
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Demi Moore torna alla ribalta in The Substance, un thriller horror che sconvolge la sua immagine iconica, e brilla anche in questo film distopico.
Una trasformazione nella Sostanza
Demi Moorefigura emblematica del cinema americano, fa un notevole ritorno con The Substance, un audace film horror diretto da Coralie Fargeat. Presentato a Festival del cinema di Cannesquesto thriller vede Moore nei panni di Elizabeth, ex star televisiva e allenatrice di aerobica licenziata il giorno del suo cinquantesimo compleanno. La sua vita viene sconvolta quando le viene offerto un misterioso prodotto capace di trasformare il suo DNA e renderla una versione idealizzata di se stessa. Attraverso sorprendenti effetti visivi, questo film body-horror esplora i temi della fama e dell'immagine, mentre Moore incarna intensamente una trasformazione tanto inquietante quanto di grande impatto. Coralie Fargeat ha sottolineato la scelta di un'attrice iconica per interpretare questa “star” ed è rimasta sorpresa dalla volontà di Moore di accettare un ruolo così inquietante, una sfida che poche attrici del suo calibro avrebbero accettato.
Songbird: un thriller distopico poco convinto
Allo stesso tempo, Moore si distinse Uccello canoroun thriller distopico diretto da Adam Mason e prodotto da Michele Baia. Uscito nel 2020 nel bel mezzo di una pandemia, il film si tuffa in un futuro prossimo in cui Los Angeles è devastata da una mutazione del virus COVID-19. La trama segue Nico, un corriere immune al virus, che intrattiene una relazione a distanza con Sara, un'artista confinata, e che decide di rischiare la vita per salvarla quando lei pensa di essere stata infettata. Moore suona qui Piper Griffinuna donna d'affari calcolatrice, disposta a fare qualsiasi cosa per proteggere la propria famiglia in un mondo in cui la pandemia sta esacerbando la disuguaglianza e il controllo sociale. Tuttavia, Songbird non è riuscito a convincere, con una valutazione di solo il 7% su Rotten Tomatoes. I critici lo chiamavano ” confusonoioso e banale”, sottolineando uno scenario che non è riuscito a trasformare il suo concetto in una vera riflessione sulla pandemia e sul confinamento.
Nonostante l'accoglienza mista di Songbird, Moore si distingue per il suo impegno nell'interpretare ruoli audaci e realistici. Con The Substance sembra aver trovato un progetto degno di lei ambizioniun film in cui spinge i confini della sua immagine iconica. Quest'opera, già ben accolta dagli appassionati di cinema horror, potrebbe benissimo segnare una svolta nella sua carriera e diventare un film cult del genere. Questa volta i media danno il 90%. “Audacemente scortese, malvagiamente intelligente e probabilmente il migliore film di Demi Moore, The Substance è un risultato mozzafiato della sceneggiatrice e regista Coralie Fargeat.”, riassume il consenso.