Due nuovi ristoranti aprono le porte al Centre Pompidou-Metz

Due nuovi ristoranti aprono le porte al Centre Pompidou-Metz
Due nuovi ristoranti aprono le porte al Centre Pompidou-Metz
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Dopo due anni di assenza, l’area ristorazione del Centre Pompidou-Metz riapre i battenti. I buongustai avranno il piacere di scoprire non uno ma due concetti, creati dallo chef stellato Charles Coulombeau, a partire da mercoledì 5 giugno.

All’ora di pranzo, il ristorante Umé accoglierà i visitatori. All’interno di questa “brasserie franco-giapponese”, verranno offerti i classici della cucina francese rivisitati in chiave giapponese, insieme a “opzioni di snack che invitano al viaggio”.

“Il nome ”Umé” trae ispirazione dalla delicata ed emblematica prugna giapponese, ma è anche un omaggio al territorio, famoso per le deliziose mirabelle”, sottolinea il museo. Il ristorante, che ospiterà un centinaio di posti a sedere, sarà aperto dal mercoledì alla domenica dalle 11:30 alle 14:00.

Un ristorante gourmet

In serata aprirà i battenti Yozora (cielo notturno, in giapponese). Questo ristorante gourmet sarà situato nella bolla e offrirà un’esperienza intima ai suoi clienti. L’indirizzo, che si ispira alla tradizione giapponese dell’omakase, secondo la quale il cliente sceglie una selezione dello chef, accoglierà solo una ventina di ospiti per “un’esperienza gastronomica unica”.

Lo chef stellato Charles Coulombeau è al timone di questi due nuovi indirizzi. © FOTO: Centro Pompidou-Metz

Sarà possibile cenare da Yozora dal mercoledì alla domenica dalle ore 19:30. Vi ricordiamo che i due ristoranti, che apriranno i battenti questo mercoledì 5 giugno, accettano già prenotazioni.

In occasione di questa riapertura, i visitatori potranno scoprire l’area ristorazione del museo, completamente rinnovata, dove design e architettura si incontrano per creare un ambiente moderno e accogliente.

“Il Centre Pompidou-Metz è onorato di collaborare con uno chef dal talento internazionale come Charles Coulombeau. La sua passione per la cucina ben fatta, il suo impegno per la qualità e la freschezza degli ingredienti e il suo desiderio di creare momenti gastronomici unici, si allineano perfettamente con lo spirito della nostra istituzione”, sottolinea Chiara Parisi, direttrice del museo.

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