Viaggia indietro nel tempo nel cuore dei regni africani | TV5MONDE

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Poster della serie African Empires © Special Touch Studios

L’eredità di Shaka Zulu, Soundiata Keïta, Yennenga e Amanirenas

A metà tra racconto storico e leggenda, l’episMolti di questi docu-fiction ci raccontano leggendari poemi epici africani. Il primo della serie ripercorre le conquiste del popolo Zulu all’inizio del XIX secolo.th secolo sull’attuale territorio dellaSud Africa. Grazie alla formidabile potenza militare, Shaka Zulù ha riuscì a riunire tutti i clan in un’unica nazione. Oggi, in ogni occasione, gli Zulu indossano i loro tradizionali ornamenti fatti di pelli e piume di animali selvatici, celebrando con danze la storia del loro popolo: l’epopea di Shaka, simbolo di resistenza e libertà.

Festival Zulu in Sud Africa © Retlaw Snelac Flickr CC

IL il secondo episodio della serie offre un’immersione nel paese Mandingo nel 13th secolo con l’epicaee di Sundiata Keïta. Tutto l’Africa occidentaleT sentito parlare questo imperatore che regnava su un territorio che si estendeva dalle coste del Senegal e dalla Guinea al deserto del Niger, comprendendo parte dell’attuale Mali. Attraverso l’episodio diretto da Askia Traoré, scopriamo come quest’uomo riunì dodici regni per fondare quello che poi venne chiamato l’impero di Mali.

Venire poi nel terzo episodio la leggenda di La principessa Yennenga che ha fondato il regno Moogo tra l’XIth e il XVth secolo, un territorio corrispondente oggi al Burkina Faso e al Ghana. Questa principessa guerriera fu all’origine di uno dei regni più potenti del continente e lasciò in eredità alla storia del Burkina Faso il suo cognome più comune: Ouédraogo, nome che diede a suo figlio per onorare la memoria del suo fedele destriero.

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Yennenga, la principessa guerriera © Special Touch Studios

La parte finale della serie ci porta nel cuore del palazzo di Meroe, nell’attuale Sudan, dove regnava il sovrano Amanirenas a Iehm secolo a.C.-VS. Tra Assuan e Khartum, nel mezzo del deserto nubiano, sorgeva un tempo l’ Regno di Kush. Lvita di Candace – equivalente femminile del faraonenon, è stato ben documentato per iscritto. Audace al punto da sfidare l’Impero Romano Egitto, Amanirenas viene descritto come feroce e con un occhio solo!

Una “enciclopedia universale” per la costruzione della gioventù africana

la serie combina immagini animate, sequenze girate da attori e interviste che danno profondità all’argomento. Askia Traoré, la regista dell’episodio intitolato Soundiata Keïta, il leone di MandéRracconta quale sia stata la sfida di collegare l’epopea riportata oralmente ai fatti storici. Non ci sono documenti scritti su Sundiata. Questa fetta di storia medievale è giunta fino a noi in parte attraverso le voci di generazioni di griot. Era necessario interrogare esperti e storici. Ho riunito figure importanti del Mali, tre profili diversi, con punti di vista diversi, che conoscono questa storia e vivono lì, a Bamako”.

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Le piramidi di Meroe in Sudan © Creative-Commons

Sebastian Onomo, franco-camerunense, che ha ideato e prodotto serie Imperi africani voleva proporre una storia dell’Africa e della sua eredità nel mondo moderno, che troppo spesso manca nella costruzione della gioventù africana. Ricordando anche il ruolo di donne potenti che hanno lottato e contato nella storia e nello sviluppo dell’Africa.

Naturalmente questi personaggi storici sono conosciuti ma non abbastanza. Voglio che i miei figli conoscano la loro storia, sappiano che è ricca e che possono esserne orgogliosi senza dirsi che, a questo riguardo, non esisteva nulla prima della colonizzazione.

-Sebastien Onomo

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Shaka Zulu, il popolo del cielo © Special Touch Studios

Attraverso questa serie di documentari viaggiamo alla scoperta del Burkina Faso, del Sud Africa, del Sudan e del Mali. Dalle sabbie dorate del deserto nubiano alle rive del Nilo, dagli ampi spazi del Sudafrica ai villaggi burkinabé passando per i tesori del paese Dogon, ci immergiamo nella storia di culture affascinanti, alle radici dell’Africa.

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