la commissione parlamentare d’inchiesta promette soluzioni “concrete” per novembre

la commissione parlamentare d’inchiesta promette soluzioni “concrete” per novembre
la commissione parlamentare d’inchiesta promette soluzioni “concrete” per novembre
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Di Le Figaro con l’AFP

Pubblicato
16 minuti fa,

Aggiornamento proprio adesso

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Creata su suggerimento di Judith Godrèche, la commissione sulla violenza sessuale nelle arti dello spettacolo inizierà le sue udienze il 22 maggio.

La commissione d’inchiesta dell’Assemblea nazionale sulle violenze denunciate soprattutto nel cinema presenterà il suo rapporto “intorno alle 4 novembre”con soluzioni “calcestruzzo” di carattere legislativo ma non solo, hanno annunciato mercoledì il suo relatore e il suo presidente.

Le udienze di questa commissione, la cui creazione è stata approvata all’unanimità il 2 maggio, inizieranno il 22 maggio, ha detto alla stampa la relatrice ambientalista Francesca Pasquini (Ecologa – NUPES), insieme al presidente Erwan Balanant (MoDem ).

La creazione di questo organismo, che si concentrerà anche sui mondi dello spettacolo dal vivo, dell’audiovisivo, della pubblicità e della moda, è stata voluta dall’attrice Judith Godrèche, divenuta una delle figure del movimento #MeToo in Francia e che ha depositato un denuncia contro i cineasti Benoît Jacquot e Jacques Doillon per violenze sessuali e fisiche risalenti alla sua adolescenza.

L’attrice presenta mercoledì, al Festival di Cannes, un cortometraggio che ha realizzato per denunciare la violenza sessuale. “Siamo tanto più determinati perché ogni giorno ci sono discorsi su fatti nuovi che vengono portati alla nostra attenzione”ha spiegato Francesca Pasquini. “Questi discorsi devono sfociare anche in azioni concrete”, secondo lei. Nella relazione presentata al termine dei lavori ci sarà “un aspetto legislativo” ma anche “proposte normative” o suggerimenti per “buone abitudini”, ha precisato Erwan Balanant. Ha discusso, con il collega, di legislazione del lavoro, citando “cose non applicate” E “forse alcune carenze”. “Come possiamo dire che un bambino possa fare un casting da solo con un adulto?”chiese.

Alla domanda se sarebbero stati intervistati Benoît Jacquot o lo psicoanalista dei media Gérard Miller, anch’egli accusato di violenza sessuale, Erwan Balanant ha risposto: “Non ci neghiamo assolutamente nulla. Con un limite: non siamo pubblici ministeri, (…) (né) investigatori. Siamo parlamentari”. “Non spetta ai tribunali ascoltarli?”Ha aggiunto.

Anche Francesca Pasquini si è rallegrata dell’ampio respiro mantenuto: tutti questi settori “hanno un punto in comune, quello del rapporto con l’ente, dei casting, di tanti momenti individuati come potenzialmente fallimentari o potenzialmente aventi una forma di vaghezza giuridica”. Lo scopo della commissione è quello di valutare la situazione dei minori, ma anche degli adulti che lavorano in questi diversi ambiti, comprese le scuole che preparano a queste professioni.

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