Uscite – Tempo libero – Meurice e la vicenda Remous in Francia Inter: domenica indetto uno sciopero a Radio France

Uscite – Tempo libero – Meurice e la vicenda Remous in Francia Inter: domenica indetto uno sciopero a Radio France
Uscite – Tempo libero – Meurice e la vicenda Remous in Francia Inter: domenica indetto uno sciopero a Radio France
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Sei sindacati (CGT, CFDT, FO, SNJ, SUD, Unsa) hanno presentato lunedì sera un avviso di sciopero per la domenica dalle 00:00 a mezzanotte. Questo è il giorno in cui va in onda il programma settimanale di Charline Vanhoenacker, al quale solitamente partecipa Guillaume Meurice.

Il comico è stato sospeso il 2 maggio in attesa di un’eventuale sanzione che potrebbe arrivare fino al licenziamento, quattro giorni dopo aver ribadito i suoi commenti controversi su Benjamin Netanyahu fatti alla fine di ottobre. Ha paragonato il primo ministro israeliano a un “una specie di nazista ma senza prepuzio”, che gli è valso accuse di antisemitismo e una denuncia, recentemente archiviata.

Nel loro avviso di sciopero i sindacati chiedono alla direzione del gruppo pubblico”la fine della repressione dell’insolenza e dell’umorismo” E “la riaffermazione illimitata della libertà di espressione” sulle sue antenne. Interrogata martedì all’Assemblea nazionale sul caso Meurice, la ministra della Cultura Rachida Dati ha giudicato che “Radio France non poteva non reagire“.

Nell’ottobre 2023, Arcom (l’ente regolatore dell’audiovisivo, ndr) metteva in guardia in modo molto argomentato (…) France Inter seguendo l’articolo di Guillaume Meurice“, ha ricordato Rachida Dati.

Nonostante ciò (…), Guillaume Meurice ha rifatto la sua rubrica in modo identico“, che potenzialmente ha smascherato Radio France”ad una sanzione di Arcom“, ha continuato. Anche se Radio France non l’avesse fatto “nessun’altra scelta“che chiamare il comico, questa faccenda”possono mettere in discussione la libertà di espressione“, ha tuttavia ammesso il ministro.

Più che solo il caso Meurice, i sindacati di Radio France si preoccupano nel loro avviso di sciopero di “minaccia“che pesano, secondo loro”,su spettacoli popolari e unici“, in particolare su France Inter.

Il 3 maggio, all’indomani del caso Meurice, le società dei giornalisti (SDJ) e dei produttori (SDPI) di France Inter hanno denunciato “un cambiamento editoriale” dalla principale emittente radiofonica francese. Essi hanno affermato in particolare di aver appreso della prossima sostituzione del programma ambientale “La terre au carré”.

I sindacati accusano la direzione di Radio France di aver compiuto “una politica di distruzione sociale in onda“, mentre un”Il progetto di riforma della radiodiffusione pubblica sarà presto discusso nell’Assemblea nazionale“.

Il 23 e 24 maggio nell’emiciclo verrà esaminato il progetto di Rachida Dati, ovvero la creazione di una governance unica dell’emittenza pubblica (che comprenda France Télévisions e Radio France). I sindacati finalmente castigano”una campagna di denigrazione e diffamazione orchestrata da partiti, organizzazioni o personalità politiche apertamente ostili al servizio pubblico della radio“. Quest’ultimo è spesso accusato da esponenti di destra di inclinarsi chiaramente a sinistra.

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