Octavia E. Butler, alle origini dell’afrofuturismo

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La scrittrice americana Octavia E. Butler. PER GENTILE CONCESSIONE DELLA RETE LEGACY DI OCTAVIA E. BUTLER

“Imago. Xenogenesis 3”, di Octavia E. Butler, traduzione dall’inglese (Stati Uniti) di Jessica Shapiro, Au Devil Vauvert, 378 pag., €23, digitale €13.

Con la pubblicazione diImmagineecco la trilogia Xenogenesi, di Octavia E. Butler (1947-2006), un classico della fantascienza, finalmente interamente disponibile in francese. Pubblicata originariamente tra il 1987 e il 1989, questa importante serie del grande scrittore afroamericano spinge la questione della razza mista e delle diverse forme di accettazione dell’altro ai suoi limiti sociali, politici e psicologici. Utilizzando tutte le risorse della fantascienza, della storia postapocalittica così come dell’incontro extraterrestre, The Californian offre un romanzo forte, intenso e sfrenato.

Morì improvvisamente a 58 anni, nonostante il suo lavoro stesse ottenendo riconoscimenti da parte del pubblico e dei suoi colleghi, ed era stata in particolare la prima autrice di fantascienza a ricevere, nel 1995, una delle prestigiose (e sostanziali) borse di studio Genius della MacArthur Foundation, Octavia E. Butler ha lasciato un corpo di narrativa fondamentale. Testi precursori di un’intera letteratura femminista, nonché del movimento afrofuturista. Immagine è un ottimo esempio.

La trilogia Xenogenesi racconta dell’incontro, dopo la distruzione della Terra in un conflitto nucleare, tra gli Umani e gli Oankalis, extraterrestri benevoli, esperti in ingegneria genetica, che mescolano costantemente i propri geni con quelli di altre specie, compito per loro “naturale ed essenziale come respirare”. Dopo Alba E L’Iniziazione (Al diavolo Vauvert, 2022 e 2023), Immagine chiude in bellezza questo ciclo con la voce di Jodahs, il primo ibrido umano-oankali.

Da adolescente, Jodahs divenne un “ooloi”, il terzo genere degli Oankalis, la chiave di volta della loro civiltà e il maestro supremo della codifica e ricodificazione del DNA. L’esistenza stessa di Jodah, che spinge la fusione delle due specie a un punto mai previsto, costituisce un grave rischio per gli extraterrestri, ma forse anche una rara possibilità di realizzare un rapporto diverso tra le due specie. Almeno se l’umanità riuscirà a superare la sua contraddizione fondamentale, quella di una grandissima intelligenza posta al servizio di un’esigenza di gerarchia e di dominio.

Octavia E. Butler analizza quindi le componenti sociali, politiche e psicologiche della razza mista, come le questioni di comunità e integrazione. Esplora i dilemmi etici dell’esercizio del potere e del risveglio della coscienza, individuale e collettiva, per superare possibili predisposizioni genetiche deleterie. Ed è con un’arte immensa di narrazione che intraprende questo percorso tortuoso, libero da ogni tentazione manichea.

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