il comune alla fine vinse la causa

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La Corte annulla pertanto l’assoluzione e dichiara la signora Tremblay e la signora Boucher colpevoli di aver effettuato, consentito o tollerato l’abbattimento di 356 alberi e di aver effettuato, consentito o tollerato l’abbattimento nella fascia di protezione dei lotti limitrofi. La Corte ordina che il fascicolo sia restituito al tribunale municipale di Coaticook per l’imposizione della sentenza. Ai due proprietari vengono chiesti più di 7.000 dollari tra multe e costi.

Nella sua sentenza, la Corte Superiore ritiene che il giudice Monique Perron abbia interpretato in modo troppo restrittivo alcuni termini utilizzati nello statuto del comune di Compton, il che ha portato ad un’applicazione errata.

“Questo errore di interpretazione, commesso dal giudice, è determinante poiché conduce erroneamente all’assoluzione degli imputati mentre senza questo errore essi sarebbero stati ovviamente giudicati colpevoli poiché tutti gli elementi costitutivi del reato sono stati provati oltre ogni ragionevole dubbio. […] Dalle prove rese in primo grado emerge chiaramente che i resistenti non hanno rispettato nessuno dei termini normativi previsti […].”

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I termini del rimboschimento saranno discussi nell’ambito della sentenza inflitta. (Jean Roy/La Tribune)

Il sindaco di Compton Jean Pierre Charuest si è detto molto soddisfatto della sentenza della corte.

“Se le nostre normative sono inefficaci, è meglio non averle”, afferma. Se le persone non rispettano le norme, dobbiamo agire in modo punitivo. È stato un caso che ha ricevuto molta copertura mediatica e la gente è rimasta molto scioccata da questo gesto. Se lasciamo andare le cose e non diamo un giro di vite, sarà il comune a risentirsi dei suoi stessi cittadini.”

Il sindaco aggiunge anche che i termini del rimboschimento verranno discussi nell’ambito della sentenza inflitta.

“È stato effettuato un inventario dettagliato di tutto ciò che è stato tagliato”, afferma. Probabilmente lo useranno per la riforestazione”.

In questo caso non è stato possibile contattare gli imputati.

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Il sindaco Jean-Pierre Charuest (Archivio La Tribune)

Scrittura “carente”.

La sentenza della Corte Superiore critica però lo statuto del comune di Compton, la cui redazione ritiene “carente”.

“Evidentemente la redazione del regolamento, e più in particolare di alcune definizioni in esso contenute, è lungi dall’essere un capolavoro […]la formulazione carente del regolamento crea certamente incertezze e interrogativi e non sorprende che il giudice distrettuale abbia avuto la decisione di attenersi ai suoi termini specifici, sebbene ciò costituisca, agli occhi della Corte, un errore di diritto che deve essere essere corretto.”

Nella sentenza, la Corte ritiene che il comune dovrebbe apportare correzioni al proprio statuto in modo che “possa essere facilmente compreso dai contribuenti e più facilmente applicato dai tribunali”.

Il sindaco spiega, tuttavia, che il problema è stato risolto poiché il comune ha aderito alle norme dell’MRC di Coaticook l’anno scorso per evitare che questo tipo di situazione si ripeta. In questo caso, invece, vale ancora la vecchia normativa poiché era in vigore all’epoca dei fatti.

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