il nuovo sindaco le chiede 90mila euro, lei si oppone e lo porta in tribunale

il nuovo sindaco le chiede 90mila euro, lei si oppone e lo porta in tribunale
il nuovo sindaco le chiede 90mila euro, lei si oppone e lo porta in tribunale
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Editoriale Hauts-de-Seine

Pubblicato il

22 gennaio 2025 alle 6:24

Peccato per la città di Châtillon. Il tribunale amministrativo di Cergy-Pontoise si è pronunciato a favore del direttore di La Casa dei Bambiniche propone attività culturali e artistiche agli abitanti di questa cittadina dell’Hauts-de-Seine, annullando il “titolo esecutivo” emesso nel 2020 dal nuovo sindaco (PS) per rimborsargli poco più di 90.000 euro .

Pubblico ufficiale e impiegato

Questo infatti era stato chiesto alla signora B “retribuzione indebita” di Nadège Azzaz nel novembre 2020: assunta sette anni prima dal Comune come assistente amministrativa territoriale part-time per gestire il servizio logistico, non aveva “chiesto l’autorizzazione” per conciliare la sua posizione di pubblico ufficiale con il lavoro dipendente presso l’associazione , secondo il nuovo sindaco.

Tuttavia, “il funzionario pubblico dedica tutta la sua attività professionale ai compiti che gli sono affidati”, prevede la legge del 13 luglio 1983 sui diritti e gli obblighi dei dipendenti pubblici. “Non può esercitare un’attività privata lucrosa. Il divieto decade quando il dipendente pubblico occupa un lavoro a tempo parziale per il quale l’orario di lavoro è inferiore al 70% della durata legale o regolamentare. L’esenzione è oggetto di dichiarazione all’autorità gerarchica. »

Resta il fatto che Madame B. è direttrice “dal 1983” de La Maison des Enfants, esordisce sottolineando il tribunale amministrativo di Cergy-Pontoise in una sentenza del 7 novembre 2024, appena resa pubblica. “SM. B. non ha mai lavorato a tempo pieno, ma è stato assunto ed è stato sempre mantenuto a tempo indeterminato, cosa non contestata dal Comune, continuano i giudici. In queste condizioni […]il comune di Châtillon si è impegnato un errore di diritto. »

Una funzione che “il Comune non poteva ignorare”

Per difendersi, il Comune sostiene che, “anche se la signora B. lavorava a tempo parziale, era comunque tenuta a dichiarare all’autorità gerarchica la sua attività privata, cosa che non ha fatto. non lo ha fatto, riformula il tribunale amministrativo di Cergy-Pontoise. Tuttavia risulta dall’organigramma […] che il comune non poteva ignorare che la sig.ra B. ricopriva la carica di direttrice dell’associazione La Maison des Enfants. »

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“Il nome della signora B. appare la prima volta per un’attività direttamente collegata al sindaco sotto la rubrica Logistica – Eventi Home Espace Maison Blanche e una seconda volta per un’attività collegata al vicedirettore generale sotto il nome della sua associazione La Maison des Children”, hanno osservato i giudici amministrativi.

Un “resoconto d’incontro relativo alla preparazione della festa del 24 maggio 2008” cita anche Madame B. come “rappresentante della Maison des Enfants”, e un estratto del giornale municipale relativo al “secondo spettacolo primaverile a Châtillonnais” la mostra in una foto con la didascalia “Jean-Pierree Schosteck, senatore-sindaco e Madame B., direttrice di La Maison des Enfants”.

“SM. B., anche se non ha reso dichiarazione scritta, deve ritenersi aver dichiarato la sua attività di amministratore”, concludono.

“A queste condizioni”, il titolo esecutivo di poco più di 90.000 euro è stato annullato e il comune di Châtillon è stato condannato a pagare all’interessato 3.000 euro per le spese legali che ha dovuto sostenere in questo caso per difendersi.

/GF (PressPepper)

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