1. Un nuovo inizio senza Océane
La Top 16 passa dal nero all’arancione! Orfana del suo sponsor principale Océane, che si è ritirato dopo 13 anni di collaborazione, la Top 16 sta vivendo un nuovo inizio in questa stagione. “Abbiamo immaginato questa nuova maglia come un rinnovamento con questo colore arancione che si avvicina al nostro logo”, spiega Arthur Bauchaud, che ha cercato di compensare questa partenza con l’arrivo e il rinnovamento di altri partner.
Mentre diverse squadre N1 hanno cessato l’attività e le squadre N2 hanno chiesto la loro retrocessione in N3, la ricerca di sponsor rimane il nocciolo della questione. “È complicato per tutti. Stiamo lottando per fare altrettanto con meno. Sappiamo da vent’anni che il nostro modello economico è destinato a scomparire. Ci stavamo avvicinando al burrone, ora siamo lì. Alcuni hanno già saltato. »
2. Salita obiettivo a N1
Nonostante un contesto molto complicato, la Top 16 punta a salire alla Nationale 1. “Se non abbiamo ambizioni, non ha senso alzarsi la mattina”, dice Arthur Bauchaud, riconoscendo che questo obiettivo non è vitale alla struttura. Nella N2, i Top 16 gareggiano nelle stesse gare come se fossero nella N1. Non ha notato alcuna differenza nell’attrarre partner o reclute. Le uniche differenze riguardano la partecipazione alle gare della Coupe de France N1 e la qualificazione diretta ai campionati francesi.
“La prima ambizione è stabilizzare le finanze per arrivare ad un modello economico sostenibile sia nella N2 che nella N1”, dà priorità al direttore sportivo, che punta sui giovani con un organico di 15 corridori la cui età media supera appena i 20 anni.
3. Vandepitte e chef de file
La Top 16 ha perso due corridori importanti in bassa stagione: Louis Ferreira, reclutato da Bourg-en-Bresse (N1), e Aurélien de Comarmond, diventato professionista nell’UCI Asia Tour. Ma la squadra della Charente ha fatto un bel colpo ingaggiando il 24enne franco-belga Nathan Vandepitte del Bingoal.
Non trattenuto dalla formazione professionale belga, l’11e da 1Rif tappa del Tour Poitou-Charentes 2024 è stata poi vittima delle battute d’arresto della squadra dell’Ardèche. “Ha l’ambizione di tornare tra i professionisti, quindi sta mettendo tutte le possibilità dalla sua parte per fare un’ottima stagione”, apprezza Arthur Bauchaud, che ne fa il suo leader con Lilan Langella già presente in squadra.
4. Il ciclismo amatoriale in crisi
Calo delle gare, disaffezione tra i giovani, vincoli troppo pesanti per i volontari, difficoltà nel trovare partner pubblici e privati… Il ciclismo amatoriale vive una crisi profonda. Molto difficile, troppo costoso, troppo pericoloso? Arthur Bauchaud si interroga sulle molteplici cause di questa brutta situazione. “Questa è una questione estremamente complessa. Non esiste una soluzione miracolosa. »
Quindici corridori di cui due junior
Kévin Arhie (Apogé), Thomas Bibet, Cédric Bessaguet (Apogé), Eli Cron (Top 16 U19), Simon Darricades (Top 16 U19), Rafael Delhomme, Mathis Tiphaigne, Tiago Ferreira (Apogé), Matteo Girotti, Clément Laporte (CC Périgueux), Lilian Langella, Matéo Loustau (VC Noyais Junior), Jérémie Malinge (Béziers), Maxime Panche, Nathan Vandepitte (Wagner Bazin).
Club di provenienza tra parentesi.