“Riarmare i nostri ospedali che saranno e dovranno essere in prima linea in tutte le crisi”
Signor Primo Ministro,
Signore e signori, funzionari eletti e legislatori,
Il Ministro delle Forze Armate, Sébastien LECORNU, annuncia alla nazione nel gennaio 2025: “La Francia deve riarmarsi”
Fa eco agli avvertimenti lanciati ormai da diversi mesi dal Presidente della Repubblica in considerazione del contesto di tensioni internazionali: “Stiamo entrando in un mondo di crisi che durerà, un mondo sempre più violento e contestato”. All’inizio del 2024 si è anche unito al Direttore Generale dell’OMS che ha esortato tutti i nostri leader e governi in tutto il mondo a preparare meglio i paesi ad affrontare le crisi, comprese le crisi sanitarie che ci minacciano.
“Aver abbandonato le cure, gli accompagnatori, la sanità, l’ospedale pubblico e i nostri Anziani alle politiche sanitarie dettate dalle leggi del mercato è stata una follia” è stata la lezione appresa dal nostro Presidente durante le tragedie dell’epidemia di Covid 19 e dei nostri 170.000 morti.
Tutte le crisi, climatiche e ambientali, religiose, politiche e geopolitiche, terroristiche, economiche, sociali e sanitarie posizioneranno e posizioneranno il nostro sistema sanitario e i nostri ospedali pubblici in prima linea nel dover proteggere le nostre popolazioni, lo sappiamo tutti, lo sapete Esso.
Riarmare le nazioni, la nostra nazione, a tutti i livelli implica necessariamente il riarmo del nostro sistema sanitario, disarmato e declassato da trent’anni di politiche “folli”, secondo il Presidente.
Il riarmo implica implicitamente l’ammissione di essere stato disarmato e conferma questa analisi presidenziale, così come l’attivazione dei dispositivi “Piani Bianchi” in tutto il paese in 87 ospedali pubblici questa settimana per far fronte a una classica epidemia di influenza invernale.
Poiché questi rischi e queste crisi obbligano noi, tutti noi, e ci impongono di rispondere ad essi, di anticiparli e prepararci, come richiesto dall’OMS, dobbiamo cambiare software e rompere urgentemente con questi anni di negazione e la rinuncia, di cui sperimentiamo quotidianamente le conseguenze e i risultati.
Non siamo pronti! La lezione del Covid-19 non è stata appresa all’altezza delle sfide annunciate dall’OMS, questo episodio di normale influenza invernale che stiamo attraversando e che sta mettendo a dura prova i nostri team ce lo dimostra!
Signor Primo Ministro, possano le sue politiche future non continuare su questa strada e sugli errori commessi in tanti anni e consentirci di rispondere alle sfide sanitarie e sociali che minacciano i nostri cittadini e le nostre popolazioni.
La salute alla luce degli annunci e degli avvertimenti dell’OMS non può più sopportare ed essere sottoposta a queste politiche economiche di declassamento e indebolimento con il rischio di non essere in grado di preparare il nostro Paese e la nostra Nazione ad affrontare i tempi a venire per i quali dovremo essere in grado di affrontare.
Priorità dei francesi che hanno sancito queste politiche durante le ultime elezioni con voti rabbiosi e sanzioni nei nostri sofferenti deserti medici e ospedalieri, non potete più continuare su questa strada mentre la Sanità all’interno del vostro governo continua a essere declassata e ad occupare il 21° posto nel nuovo governo. attraverso un Ministero della Sanità posto sotto vigilanza.
Deve finalmente vedere la luce una reale presa di coscienza e di rottura con il passato rispetto agli eventi e alle realtà che gravano sul nostro mondo e sulle nostre società attraverso la Salute. Solo la decisione di “santuarizzare” e cambiare paradigma posizionando e riconsiderando parte del nostro sistema sanitario sotto le “forze regolari” del nostro Paese ci consentirebbe di farlo.
Come possiamo rispondere e riarmare la nostra nazione senza volontà e coraggio decisionali “straordinari” secondo l’OMS quando stiamo pagando pesantemente sul piano politico la mancanza di ambizione, lucidità e visione di fronte agli eventi.
Per riarmare la nostra difesa è stato deciso un piano di programmazione militare e di recupero 2023-2040 di oltre 400 miliardi di euro. La sanità deve e deve seguire questa dinamica ed essere a sostegno di questo sforzo di difesa.
Sono da deplorare in questi giorni due nuove tragedie con la morte di due giovani pazienti di 20 e 26 anni nelle sale d’attesa del Pronto Soccorso francese che si uniscono al dramma del Pronto Soccorso del CH di Hyères durante l’estate 2023, in un contesto di forti tensioni e limiti raggiunti all’interno degli ospedali sacrificati da troppi errori di pensiero politico per la nostra Sanità da trent’anni.
Siamo molto preoccupati e chiediamo la vostra consapevolezza della situazione per quanto riguarda le questioni sociali che gravano sulle nostre popolazioni e sulle nostre squadre e invitiamo ancora una volta tutti i nostri eletti dei territori a impegnarsi in questo nuovo percorso di responsabilità di tutti.
La prego di accettare, Signor Primo Ministro, l’assicurazione dei miei più rispettosi saluti.
Dott. Vincenzo CARRET
C’È AMUF
Copia/
Dott. Patrick PELLOUX Presidente Amuf
Dirigenti eletti dal VAR