“Out of time”: Vincent Macaigne e Nora Hamzawi a porte chiuse nel nuovo film di Assayas

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“Fuori tempo”, questo è il nome del nuovo film di Olivier Assayas, nelle sale questo mercoledì 19 giugno. Un tempo disteso, quasi irreale, che i personaggi interpretati da Nora Hamzawi e Vincent Macaigne domano durante la reclusione. Isolati in una casa di campagna, riadattano la loro vita quotidiana al ritmo della poesia instillata dal cineasta.

“Ho l’impressione di cercare sempre luoghi in cui possa esserci libertà, sia nelle serie, sia nel cinema indipendente francese o internazionale.” Il regista Olivier Assayas è visceralmente legato a questa questione della libertà nei suoi film. Sils Maria, Rete cubana O Destini sentimentali. E non c’è eccezione il suo ultimo film Fuori tempouscito il 19 giugno, la cui diegesi si svolge durante la pandemia di Covid-19. Libertà d’azione, di recitazione, di mente… Il figlio della Nouvelle Vague, è stato introdotto a queste nozioni attraverso il contatto con questo movimento cinematografico nato alla fine degli anni ’50 – prima del suo nuovo film proiettato alla Cinémathèque française Lunedì 17 giugno, Olivier Assayas spiega che ha mantenuto per tutta la sua carriera la stessa visione del mondo, venata di verità e poesia.

In Fuori tempo, Paul, regista (Vincent Macaigne) è confinato con suo fratello Étienne (Micha Lescot), giornalista musicale, nella loro casa di famiglia in campagna. Al loro fianco, le compagne Morgane (Nora Hamzawi) e Carole (Nine D’Urso). Una convivenza favorevole al rinascere dei ricordi d’infanzia mescolati a un presente travagliato dalla pandemia. Poiché la finzione incontra la realtà, il personaggio di Paul vuole essere una copia del regista. Questo diciannovesimo lungometraggio del cineasta è nato sul set della miniserie televisiva Irma Vep di cui sarebbe in qualche modo “il poscritto”. Durante le pause, Vincent Macaigne, che interpreta uno dei ruoli principali, inizia a imitare Olivier Assayas. Quello che sarebbe potuto rimanere un semplice scherzo ha portato il modello di questo schizzo improvvisato a mettere in discussione la sua identità. Per il suo prossimo film la parte autobiografica non dovrà più nascondersi dietro la finzione. Fuori tempo sono nato. Una commedia drammatica in cui ha iniettato “i suoi momenti di dubbio, interrogativo e angoscia” nella casa di suo padre. Cosa fare con tutti questi ricordi? La risposta sarà un nuovo film…

La riscoperta della poesia quotidiana

La forza diFuori tempo sta in questa poesia insieme gioiosa e nostalgica, paradossalmente distillata nel periodo tragico della pandemia. Considerandosi un artista-poeta, Olivier Assayas ci porta nel suo universo dove i versi diventano tutt’uno con la natura che lo circonda. Il film inizia con una descrizione meticolosa, stanza per stanza, di questa casa di campagna, cuore della trama.

Guidati dalla voce fuori campo del regista, siamo immersi in questo luogo pieno di ricordicullati dal cinguettio degli uccelli e dal vento che spazza gli alberi che circondano la proprietà. “Il cinema è anche cercare di catturare qualcosa che ci sfugge. Cercare questa cosa sensibile e indescrivibile”, riassume Vincent Macaigne.

© Carole Bethuel/Ad VitamMicha Lescot e Nora Hamzawi formano una coppia confinata in campagna nel film “Hors du temps” di Olivier Assayas.

Abitudini ripensate

Per occupare la mente e rassicurarsi a modo loro, Paul ed Étienne hanno le loro piccole stranezze, intensificate dal contesto sanitario Covid-19. Mentre Paul insiste (un po’ troppo) sui gesti barriera e su tutti i consigli più folli che legge su Internet, suo fratello Étienne non abbandona la sua crepiera, materializzazione della sua nuova ossessione per il cibo. Il film ripercorre con attenzione questo periodo segnato dai gesti banali della quotidianità poi riadattati alle prescrizioni vigenti. Di fronte a una morte costantemente in agguato, le sensazioni si decuplicano. Le risate sono potenti quanto le discussioni, esacerbate da questa promiscuità. Il film racconta infine come un evento (quello della pandemia) serva da pretesto per porsi domande esistenziali.

Nora Hamzawi, che ha ammesso di voler recitare in tutti i prossimi film di Olivier Assayas, spiega che il regista ha questa capacità di riunire qualcosa di contemporaneo, aneddotico con preoccupazioni più filosofiche sulle nozioni di vita e morte. Immersi brutalmente nella loro infanzia, i due uomini alla fine rimasero gli stessi in un mondo in costante cambiamento. Un’esplorazione intima che lascia anche noi con domande senza risposta.

© Carole Bethuel/Ad VitamNove D’Urso e Vincent Macaigne nel film “Hors du temps” di Olivier Assayas.

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