“qui è arrivata la variante JN1, derivata da Omicron”

“qui è arrivata la variante JN1, derivata da Omicron”
“qui è arrivata la variante JN1, derivata da Omicron”
-

Il Covid-19 è tornato in Borgogna-Franca Contea da circa due settimane, con ulteriori visite ai pronto soccorso e a SOS Medici. Un’impennata dei casi che, secondo Alain Morin, direttore della sanità pubblica dell’Ars, non dovrebbe però “presentare nulla di allarmante”.

Azienda

Dalla vita quotidiana alle grandi questioni, scopri i temi che compongono la società locale, come la giustizia, l’istruzione, la salute e la famiglia.

France Télévisions utilizza il tuo indirizzo email per inviarti la newsletter “Società”. Potrai cancellarti in ogni momento tramite il link in fondo a questa newsletter. La nostra politica sulla privacy

Da diverse settimane, la regione della Borgogna-Franca Contea deve far fronte a un aumento dei casi di Covid-19. Sebbene la ripresa sia piuttosto debole, l’Agenzia regionale della sanità raccomanda la vigilanza.

Intervista ad Alain Morin, direttore della sanità pubblica presso l’Agenzia sanitaria regionale della Borgogna-Franca Contea.

Alain Morin : “Da due settimane si avverte un leggero aumento nel territorio della Borgogna-Franca Contea. Ma non c’è nulla di allarmante. Possiamo vedere che all’ingresso di emergenza solo l’1,5% dei pazienti ha il Covid-19 e solo il 6% a SOS Medici”.

SONO : “C’era una mescolanza di popolazioni nella regione. Possiamo collegare questo al ritorno a scuola, al ritorno dalle vacanze…”

► LEGGI ANCHE: Il Covid ritorna… nel disinteresse generale? “Stiamo assistendo alla negazione dei gesti barriera”

SONO : “Oggi troviamo soprattutto la variante JN1, un derivato dell’Omicron arrivato qui dall’estate. Se ne possono distinguere altri sul territorio, ma in Francia è questo quello che esiste. Non è più pericoloso degli altri”.

SONO : “Quanto in alto? E’ ancora abbastanza vago. Ma l’immunità collettiva è ancora in vigore con i vari richiami vaccinali per il Covid-19. Dobbiamo però riaffermare i gesti di barriera, rimettere la maschera… Anche se alcune persone stanno già rimandando”.

SONO : “Logicamente no, guardiamo le curve, da parte nostra non c’è nulla di allarmante. Le emergenze e gli altri servizi sanitari non sono sovraccarichi. Nonostante tutto, dobbiamo essere vigili per evitare la saturazione dei nostri ospedali, in particolare con altre malattie come l’influenza e la bronchiolite”.

-

PREV cosa sappiamo di questo nuovo ceppo di Covid-19 che sta colpendo l’Europa? • La Voce dell’Ain
NEXT Ci sono ancora regole da seguire sul lavoro?