Il 16enne che ha accoltellato un vescovo durante un sermone in una chiesa vicino a Syndey è stato accusato di “atto terroristico”. Venerdì dovrà essere ascoltato in un tribunale per i minorenni e, se giudicato colpevole, rischierà l’ergastolo.
Un ragazzo di 16 anni è stato accusato di “atto terroristico” per aver accoltellato un vescovo durante un sermone trasmesso in live streaming in una chiesa vicino a Sydney, in Australia, ha detto venerdì la polizia. Mar Mari Emmanuel, vescovo di una chiesa assira, è stato pugnalato sei volte alla testa e al petto lunedì sera nella chiesa di Cristo Buon Pastore a Wakeley, un sobborgo di Sydney. È stato ricoverato in ospedale senza che la sua vita fosse in pericolo.
Secondo la polizia, l’aggressore ha viaggiato per 90 minuti fino a Wekeley, un quartiere noto per accogliere i membri della piccola comunità cristiana assira fuggita dalle persecuzioni e dalla guerra in Iraq e Siria. L’indagato, sopraffatto dai fedeli e ferito nella colluttazione, dopo l’arresto è stato ricoverato in ospedale. Venerdì sarà ascoltato dal suo letto in un tribunale per i minorenni, ha detto il commissario della polizia di stato del New South Wales, Karen Webb.
Un vescovo critico nei confronti dei vaccini
La squadra congiunta antiterrorismo di Sydney, composta da diverse forze di polizia e agenzie di intelligence, lo ha accusato di “aver commesso un atto di terrorismo”, sulla base del contenuto dei dispositivi elettronici trovati a casa sua e di un’intervista in ospedale, ha aggiunto. Gli è stata negata la libertà su cauzione e, se condannato, potrebbe affrontare l’ergastolo.
La polizia non ha specificato quale ideologia abbia motivato l’aggressore. Il vescovo, le cui omelie trasmesse su Internet sono molto seguite, ha guadagnato la sua notorietà criticando i vaccini contro il Covid-19 e i confinamenti durante la pandemia, e difendendo il primato della sua fede sulle altre religioni, compreso l’Islam.
