(Bruxelles) La cantante maliana Rokia Traoré, incarcerata dalla fine di novembre a Bruxelles per un conflitto con l’ex marito belga per la custodia della figlia, sarà liberata, hanno annunciato mercoledì gli avvocati di entrambe le parti.
Inserito alle 11:02
Aggiornato alle 11:27
MMe Traoré, in conflitto dal 2019 con il drammaturgo belga Jan Goossens per la custodia del figlio, ha raggiunto con quest’ultimo un accordo che è stato convalidato a determinate condizioni dal tribunale di Bruxelles durante un’udienza a porte chiuse, hanno spiegato gli avvocati alla stampa.
“Oggi la signora Traoré ritrova la libertà”, ha dichiarato il suo avvocato, Dimitri de Béco.
Il cantante e chitarrista, che venerdì compirà 51 anni, è stato condannato nell’ottobre 2023 dal tribunale penale di Bruxelles a una pena detentiva di due anni per “mancata rappresentanza di un bambino”.
All’epoca, tale condanna penale derivava dal fatto che ella si era rifiutata di sottoporsi alla decisione di un giudice civile belga che concedeva l’affidamento del bambino al padre. Ha rifiutato di comparire in tribunale ed è stata condannata in contumacia.
Jan Goossens accusa Rokia Traoré di avergli impedito di vedere la loro bambina per cinque anni e mezzo – quando la bambina aveva 4 anni – e di aver costantemente eluso i giudici belgi.
Affare della “festa delle palle di neve”.
Ora, dopo il suo arresto in Italia nel giugno 2024, la consegna al Belgio a fine novembre e un nuovo periodo di reclusione di quasi due mesi a Bruxelles, Rokia Traoré ha accettato di raggiungere un accordo con Jan Goossens affinché entrambi possano rivedere il bambino, che attualmente vive in Mali.
Mercoledì le due parti si sono rifiutate di specificare quando e in quale Paese avranno luogo i rispettivi ricongiungimenti, citando “un accordo che resta confidenziale, nell’interesse del bambino”.
Secondo Sven Mary, avvocato del signor Goossens, il signor.Me Traoré ha l’obbligo di restare “in Europa”, non necessariamente in Belgio, e dovrà comparire davanti ai tribunali belgi per le prossime udienze.
A giugno è prevista una nuova udienza a Bruxelles per esaminare l’attuazione dell’accordo e fissare la discussione nel merito, che potrebbe svolgersi alla fine dell’anno, secondo la sig.e Dimitri de Beco.
MMe Traoré, che si era opposto alla sua condanna in contumacia del 2023, dovrà essere nuovamente processato dallo stesso tribunale, come previsto dalla legge belga. Ma “se la convenzione verrà rispettata, si tratterà di un’udienza formale”, ha detto Sven Mary, apprezzando l’atteggiamento “costruttivo” della parte avversaria nelle discussioni amichevoli.
Questa vicenda “è cresciuta a dismisura, ha distrutto la mia carriera”, ha ammesso Rokia Traoré alla fine di dicembre, durante la prima udienza pubblica a Bruxelles dopo la sua estradizione dall’Italia.