Laurent Lafitte, è selvaggio – Libération

Laurent Lafitte, è selvaggio – Libération
Laurent Lafitte, è selvaggio – Libération
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Abbiamo immaginato Laurent Lafitte come un pasticcione e fattorino dalla mano pesante. Alla fine l’attore, regista ed ex residente della Comédie-Française lascia cadere volentieri la maschera. Cyrano sul palco, entra il pubblico ministero corrotto i Conti di Montecristo o Lucien Guitry, l’eterno amore della tragedienne, in Sarah Bernhardt, la divinaè stato multiplo nel 2024. Non sorprende che sia uno dei regali di Capodanno.

Vibrante con gli eventi attuali, la Quarta Muraglia il regista bomba nella Beirut esplosiva e distrutta del 1982. La sua ambizione? Infondi speranza scalando ilAntigone di Jean Anouilh con attori di ogni comunità, drusi, sciiti, maroniti, palestinesi, cristiani, ecc. “Non è un film sul teatro, ma su un approccio, analizza il nostro interlocutore, quello di unire le persone. Si sarebbe potuto farlo attraverso lo sport. Si tratta dell’arte e della sua impotenza di fronte al dramma”. Il Libano, scoperto durante le riprese nel 2022, lo ha scosso. Se promette di tornarci, denuncia “la poeticizzazione occidentale del caos”. “Avevo amici che mi dicevano: “Tu

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