Il resto dopo l’annuncio
È una rivalità che ha segnato l’apice della Formula 1 tra gli anni ’80 e ’90. Per diversi anni Alain Prost e Ayrton Senna si sono affrontati su tutti i circuiti del mondo e quasi 40 anni dopo i due piloti continuano ad affascinare. Mentre il brasiliano, morto a soli 34 anni in un terribile incidente automobilistico durante il Gran Premio d’Italia di Imola nel 1994, è il soggetto di una serie su Netflix, il francese ha l’onore di essere il manifesto di una serie di documentari attualmente trasmesso su Canal+. “Dopo la sua morte, sono stato invitato alla fattoria di famiglia, dove ho visto le mie foto. Nonostante la nostra intensa lotta sui circuiti, sapevo che mi ammirava. Me ne ha parlato. Ci univa un vero legame. Ho capito, dopo la sua morte, che questo legame era più forte di quanto pensassi. La mia community più grande, su Instagram, è in Brasile”spiega l’uomo che si è regalato una vacanza da sogno su una barca in mare aperto con la moglie e la sua adorabile figlia Victoria, in un’intervista a 7 giorni televisivilunedì 2 dicembre.
Se si tratta ovviamente della sua rivalità con Ayrton Senna in questa serie di documentari, dal titolo sobrio Prostritorna anche alla relazione che aveva con suo fratello Daniel. Più vecchio di lui, morì nel 1986, quando il francese già dominava la Formula 1. “Ho sempre saputo che mio fratello era malato. Non furono una ma due le malattie che dovette affrontare: un tumore al cervello e poi un cancro ai polmoni“spiega l’ex pilota che l’anno scorso ha trascorso una giornata speciale insieme alla moglie per il compleanno della figlia, prima di continuare: “È stata una tragedia per lui vedere che non poteva soddisfare la sua passione (per il pilotaggio). COSÌ me lo ha trasferito. Ma ero molto a disagio… Soprattutto quando venne a vedermi correre per la prima volta nel 1980, a Monaco. Ero molto felice che fosse lì, ovviamente, e allo stesso tempo ero imbarazzato di trovarmi nel posto che aveva sempre sognato…”
Alain Prost “correva per procura” per suo fratello
Segnato ovviamente dalla morte giovanissima del fratello maggiore, il pilota che si separò da Anne-Marie, la sua prima moglie, dopo 37 anni di matrimonio, ha voluto rendere omaggio al fratello durante tutta la sua carriera. “È sempre stata una costante nella mia carriera, correre per lui, pensare costantemente a lui. Indirettamente sì, ho corso un po’ per procura”confida oggi Alain Prost.