Ospite del podcast Ombre e luciCatherine Davydzenka, alias Hortense Rochemont in Qui inizia tutto su TF1, ha parlato senza ironia in un'intervista a cuore aperto. Parla della sua infanzia, del suo rapporto con il compagno Stéphane Blancafort e dell'ondata causata sui social network, del suo gusto per la scrittura e dei suoi prossimi progetti, ma anche delle prove che ha dovuto superare per diventare la giovane donna sensibile e liberata che è Oggi.
Escl. Catherine Davydzenka: “Anche a scuola, con i miei insegnanti, le cose andavano malissimo”
Tra le incomprensioni che l'attrice ha dovuto affrontare ce n'è stata una che l'ha particolarmente ferita: “Non sono mai stato consapevole del mio potenziale seduttivo, nemmeno oggiconfida. Il che mi ha messo in un sacco di guai, perché a quanto pare altri se ne sono accorti per me. Anche a scuola, con i miei insegnanti, le cose andavano malissimo. All'età di 12 o 13 anni fui convocato dagli insegnanti che mi dissero che dovevo vestirmi diversamente, che non potevo indossare gonne o canottiere, che i ragazzi eccitavano e che erano distratti dalla mia presenza . E non capivo perché, perché allora non conoscevo nemmeno il concetto di desiderio!”. E Catherine Davydzenka continua: “Mi hanno detto che, anche per me, non me ne ero reso conto! Che sarei stato aggredito per strada, anche se non sapevo nemmeno cosa significasse.”.
Catherine Davydzenka: “A volte la visione degli altri è difficile da sopportare…”
Nel corso degli anni, Catherine Davydzenka ha saputo proteggersi dai commenti delle persone scontente, favorendo la sua libertà di essere e di pensare. O quasi…: “La maggior parte delle volte non mi interessaammette. Tranne quando genera ingiustizie che mi risultano ancora incomprensibili. Per me la nozione di bellezza è soggettiva. Ma a volte la visione degli altri è difficile da sopportare, soprattutto quando non hai la loro stessa visione! Quando ero più giovane, avevo molta difficoltà a staccarmi dall'immagine che la gente voleva darmi, questo tipo di figura di femminilità che non mi corrispondeva affatto. Ma è successo tanto tempo fa!”ci tiene a sottolineare.
Il resto dell'intervista è disponibile sul podcast Ombre e lucicosì come gli incontri con Olivier Marchal, Audrey Fleurot, Nolwenn Leroy e Cécile Bois, tra gli altri.