Sempre più impegnata nel cinema e nella televisione da circa vent’anni, Audrey Lamy sembra aver già dimenticato alcune esperienze che meritano tuttavia di figurare in grassetto nel suo curriculum.
La carriera di Audrey Lamy non è così lunga, ma costellata di incontri chiave, come quello con Cédric Klapisch che sarà decisivo per il suo percorso. Dopo aver lasciato il Conservatorio Nazionale d’Arte Drammatica, dove le loro strade si sono incrociate, l’attrice è stata contattata dal popolare regista. Mette così il piede nella staffa offrendogli un ruolo minore Parigicandidato al César nel 2009. Ma questa non è stata la prima esperienza cinematografica per la figlia minore di Alexandra Lamy… Il suo nome figurava già nei titoli di coda di una super produzione.
Audrey Lamy ha doppiato quattro volte un personaggio… e poi l’ha dimenticata!
Oltre a due lungometraggi in cui appare sua sorella, Audrey Lamy ha lavorato da sola prima di raggiungere il successo. Nel 2007, è stata scelta anche per dare la voce a un personaggio fantastico per quattro volte in una saga cult. “Quattro? Oh giusto?”si sorprende, però, questo 16 novembre, in Grande schermoun formato video diAssegnato. Tuttavia, l’attrice ha effettivamente doppiato Ninfadora Tonks, una strega presentata ai fan di Harry Potter nella quinta parte. “Ah sì, è vero. Ma non credo di dire molto, sono un po’ una truffa. Sono una truffa perché penso di dire una frase o tre parole“ammette Audrey Lamy. Nonostante il tempo di parola limitato, la giovane donna che interpreta fa parte della stretta guardia dell’eroe occhialuto dell’Ordine della Fenice (di cui lei è membro).
Audrey Lamy: queste le esperienze nel doppiaggio che la rendono orgogliosa
Se il periodo trascorso a Hogwarts non rimane memorabile per Audrey Lamy, è orgogliosa delle sue altre opportunità nel mondo del doppiaggio: “La memoria è Gli infiltrati, Il Viale della Morte di Tarantino, di cui sono un grande fan. Ho fatto anche un film su Ken Loach. Poi dopo, ovviamente i cartoni animati… Detestabile me tutto questo”. Un secondo lavoro svolto inizialmente per avere “un piccolo stipendio”. “Lo facevo ancora molto mentre ero al conservatorio e questo mi ha aiutato a pagare l’affitto e a riempire un po’ il frigorifero pur continuando a lavorare.scivola, senza un brutto gioco di parole con Hedwige.