Nel 2023, dopo essere stata nel casting della seconda stagione, Charlotte de Turckheim non si è tirata indietro riguardo allo spettacolo M6. Aveva infatti deciso di dire ad alta voce cosa pensava dello spettacolo, che le sue parole fossero popolari o meno. “Questo gioco è un riflesso della società e del comportamento umano. Questo è l’uomo in tutta la sua stranezza, la sua bellezza e il suo orrore. Devo averlo detto 2500 volte “È un gioco ragazzi, non ci insulteremo né litigheremo”. Sono partito per partecipare a un gioco hyperplay e sono stato sopraffatto dalla cattiveria e dalla presa del potere. All’inizio è stato divertente, poi mi ha fatto incazzare un po’, onestamente. Non avevo realizzato la portata della rivalità che avrebbe generato“, ha confidato a Télé 2 Settimane.
Charlotte de Turckheim si rammarica ancora una volta della sua partecipazione a Traitors
In un’intervista a Nous Deux, lo ha rivelato ancora e non poco! Questa volta, infatti, ha fatto anche il nome di Eric Antoine, con il quale c’è stata la rottura… “Era solo violenza, meschinità, carrierismo, persone poco interessanti che si dicevano cose orribili, che venivano manipolate da M6. Da allora non sono nemmeno riuscito a parlare con Eric Antoine, non capisco perché stia facendo questo spettacolo .”confidava, sempre incoraggiata dalla rabbia. E per aggiungere: “Mi è stato venduto Werewolf. Ci giochiamo tanto in famiglia e strilliamo dalle risate. Ero in vacanza in India, non c’era la connessione internet. Mi hanno offerto 50.000 euro per l’associazione ‘Amore, Amore, Amore’. Ho detto sì, troppo velocemente, senza chiedere. Pensavo fosse come Chi Vuol Essere Milionario. Peccato per me”.
L’attrice traumatizzata dalla sua esperienza su M6
Ai colleghi di Paris Match ha confidato dopo la sua eliminazione: “Ho incontrato persone che pensavano solo ad essere ricche, famose, potenti, ad avere potere sugli altri e ad umiliarli. Era da molto tempo che non stavo con persone – alcune, non tutte – così brutte. Mi sono allontanata un po’ traumatizzato.”. “C’erano i sottomessi e i fascisti. Il controllo e la sottomissione mi traumatizzavano molto. Ad un certo punto ho anche pianto, come non avevo mai fatto davanti ad una telecamera. In dieci giorni ogni comportamento umano si è trasformato (.. .) Erano pronti a giudicarsi nella realtà, a dirsi cose indicibili.si rammaricò, ancora scioccata. Quindi per concludere: “Nell’avventura, anche l’ego occupa un posto incredibile, soprattutto quello dei maschi dominanti, che sono così pretenziosi. Le persone hanno un ego smisurato. Risultato: erano pronte ad uccidersi psicologicamente per non perdere“.