È un ritorno che farà piacere ai tanti fan di Pierre Arditi. Il prossimo gennaio, l'attore, che festeggerà i suoi 80 anni il 1° dicembre, torna al teatro Hébertot dove recita in Le Prix, al fianco di Ludmila Mikael. “Giocherei fino all’ultimo respiro perché è il mio ossigeno”assicura in un'intervista rilasciata a Rivista Figaroquesto venerdì 8 novembre.
Pierre Arditi, che recentemente si è infastidito sul set di C à Vous, si è evoluto molto nel corso della sua carriera. “Giochiamo all'infinito con piccoli pezzi di noi stessi che mettiamo al servizio di un altro di cui non sapevamo nulla, ma che si rivela sempre un lontano cugino. Ecco perché passo la vita a seppellire mio padre e mia madre quando devo dilaniarmi l'anima. Il rischio di questo metodo è che si trasformi in uno psicodramma: se le mie lacrime non diventano quelle del mio carattere, non ha senso.”spiega colui che quest'anno ha confidato la sua ex dipendenza dai giochi.
Pierre Arditi beve prima di salire sul palco
Una tecnica di gioco che gli è arrivata tardi. Quando era più giovane, Pierre Arditi aveva un modo molto diverso di fare le cose, come rivela ai nostri colleghi. “A 37 anni, non sapendo come avrei interpretato una scena forte ed emotiva Papàl'opera teatrale di Hugh Leonard in cui mi ha diretto Georges Wilson, Avevo l'abitudine di bere mezzo litro di alcol di pera prima di salire sul palco per vincere la paura e l'altra metà della bottiglia alla fine per consolarmi di avercela giocata”ricorda l'attore che ha rivelato di essersi innamorato di un'attrice famosa, che non è Évelyne Bouix.
Fortunatamente questo periodo è finito per Pierre Arditi, che ha deciso lui stesso di porre fine a questo metodo particolarmente faticoso. “E bel giorno ho detto: 'Basta! Se non puoi recitare senza alcol, smetti di recitare.'. È stato come un'eco liberatoria: non delego più qualcosa che deve venire da me. Non è vanità, è orgoglio.”conclude l'attore.
L'intervista a Pierre Arditi la trovate integralmente su Le Figaro Magazine.