In Alexia, autopsia di un femminicidioThomas Chagnaud sceglie di mettere la vittima al centro della storia.
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Annunciato all’inizio dell’anno scolastico di settembre, Convinzione intima finalmente arriva sulle onde radio di RTL TVI. Presentata da Julie Denayer e dal giudice Denis Goeman, la rivista ripercorre i casi belgi e francesi più significativi offrendo le testimonianze esclusive dei protagonisti. Come primo argomento, la rete ha scelto di ritornare sul caso Alexia Daval, il primo omicidio qualificato come femminicidio in Francia. Non si tratta di una produzione propria, ma di un documentario precedentemente trasmesso su Canal+ e diviso in quattro parti.
Perché così a lungo? Del resto, con la copertura mediatica della vicenda e i numerosi documentari prodotti, abbiamo l’impressione di sapere tutto sull’argomento. Tranne no. Nutriti dalle testimonianze, riviviamo la scomparsa, l’omicidio e le bugie di Jonathann Daval attraverso il prisma dei cari di Alexia.
Un desiderio del regista Thomas Chagnaud che in precedenza aveva scritto un libro con i genitori (Alexia, nostra figlia). Interrogato da France Info, ha spiegato: “Sono stanco di notizie incentrate esclusivamente sugli assassini. Dietro gli assassini ci sono le famiglie, ci sono le vittime e questo è ciò che conta per me”. L’occasione anche per ristabilire alcune verità su una donna sporcata anche dopo la morte, accusata ad esempio di essere violenta con il marito.
Una produzione e un’angolazione che non piacciono a tutti, come l’avvocato di Jonathann Daval, Maître Randall Schwerdorffer. Ospite dentro Voci del crimine (disponibile su Spotify), lamenta: “Oggi ho l’impressione che Alexia stia diventando una sorta di piccola impresa dove tutti si sentono in diritto di guadagnare. […] Ci viene detto che è per Alexia, per la sua memoria. Alexia è morta, non vedrà lo spettacolo. E’ una storia di soldi. Facciamo soldi. La serie Canal+ non è gratuita”.
In onda il 12 novembre alle 20:25 su RTL tvi
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