Arnaud svela il dietro le quinte del suo percorso su “Top Chef”

Arnaud svela il dietro le quinte del suo percorso su “Top Chef”
Arnaud svela il dietro le quinte del suo percorso su “Top Chef”
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Come hai reagito dopo la tua eliminazione?

All’inizio ero deluso, naturalmente, ma la delusione fu breve. Dopo pochi minuti, ho davvero iniziato ad apprezzare quanta strada avevo fatto. Se all’inizio mi avessero detto che sarei durato otto settimane, avrei firmato senza esitazione. Sono orgoglioso del mio viaggio, nonostante l’eliminazione.

Hai confuso i leader con la tua proposta audace. Da dove è venuta questa idea?

La sfida prevedeva di cucinare con i funghi cardoncelli, un ingrediente che non mi piace assolutamente, il che ha reso la sfida ancora più difficile per me. Quindi, sapevo di essere su un terreno scivoloso. Il tema non mi soddisfaceva e i vincoli erano particolarmente difficili con elementi che non padroneggio. Sapevo che c’era un grosso rischio di eliminazione.

Qual è stata la tua reazione quando hai saputo della tua integrazione nella brigata nascosta?

È stato incredibile! Ero appena tornato a Parigi, non avevo nemmeno disfatto la valigia. All’improvviso mi è stato comunicato che era prevista una videoconferenza per discutere dei diritti d’immagine, il che mi è sembrato strano. Ma una volta connesso, ho capito che era molto più di questo. È stata una sorpresa totale e davvero fantastica.

Quali lezioni impari da questa avventura?

Ho imparato molto, soprattutto in cucina. Parliamo di cucina 24 ore su 24, 7 giorni su 7, è una professione di passione. Gli scambi con gli altri partecipanti, con i giurati e perfino con la troupe cinematografica sono stati incredibilmente arricchenti. È stata una bellissima esperienza dall’inizio alla fine.

Essendo il partecipante più giovane, pensi che la tua età ti abbia messo in una posizione di svantaggio?

Avrebbe potuto mettermi in una posizione di svantaggio, ma sapevo cosa aspettarmi. L’età media è intorno ai 27-28 anni, quindi non sono rimasto sorpreso. Ho dimostrato di meritare il mio posto in ogni tappa e, nonostante la mia giovane età, penso che questo sia stato un vantaggio a lungo termine.

Quali sono i tuoi piani adesso?

Nell’ultimo mese gestisco il menu del ristorante di famiglia a Jette. È una grande opportunità. I clienti sono così soddisfatti che stanno già prenotando la prossima visita all’uscita. Oltre a ciò sto organizzando un “pop-up” che è tutto esaurito, e rimango aperto ad altre proposte future.

Un’ultima parola per coloro che prenderebbero in considerazione l’idea di iscriversi a “Top Chef”?

Per i titubanti della mia età direi: provatelo! Nel peggiore dei casi, verrai eliminato presto, ma ne vale la pena. È un’avventura incredibile, anche se breve.

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