“Come i figli di Djibril…”: Audrey Fleurot fa rare confidenze sulla sua relazione

“Come i figli di Djibril…”: Audrey Fleurot fa rare confidenze sulla sua relazione
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Conciliare la vita professionale e familiare è una sfida quotidianaAudrey Fleurot è un punto d’onore accettarlo. Mentre firma il suo ritorno al quarta stagione di HPI, con la serie TF1, l’interprete di Morgane Albaro continua le riprese per il grande schermo, i set di spettacoli e gli incontri con i suoi fan come al Festival Séries Mania…

Come si destreggia in questo? agenda fitta di impegni e vita da madre ? La madre di Lou, 8 anni, confida alle colonne di Paris Match il suo modo di gestire la sua famiglia allargata.

La vita di Audrey Fleurot, che ha deliziato il grande pubblico durante la sua partecipazione allo show Lol: qui rit sorte!, è lungi dall’essere una sinecura. Quando non è sui set cinematografici, a volte lontana da Parigi dove vive, l’attrice si dedica al suo ruolo di madre. Un programma che può portare a una buona dose di senso di colpa di cui Audrey Fleurot sta cercando di sbarazzarsi. “Quando non giro a Parigi ho fasi di senso di colpa, ma torno a casa tutti i fine settimana e quando posso riesco a portare mio figlio con me“, spiega la madre di Lou, 8 anni.

È rock’n’roll, ma va molto bene. Ad ogni modo, guardandomi intorno, vedo che la maggior parte dei genitori torna a casa molto tardi, ha una tata mattina e sera, bacia i propri figli prima di andare a letto e torna a lavorare il giorno dopo.“, si rassicura.

Oltre al figlio che ha avuto con il compagno, il regista Djibril GlissantAudrey Fleurot condivide il suo tempo anche con i due figli del suo compagno. L’attrice si considera fortunataperché lei si rallegra, “come i figli di Djibril, che hanno 10 e 15 anni, mio ​​figlio è un fan dell’HPI ed è abbastanza felice“.

La madre di Lou che si rammarica di essere “spesso assente“e perdere”probabilmente cose“, puo appoggiati al tuo compagno. “Sono fortunato che suo padre sia lì. Riusciamo a vivere momenti eccezionali“, esulta. Agli occhi di chi dieci anni fa stimava che “l’unità familiare è un concetto artificiale“, le cose si sono evolute.”L’unità familiare si reinventa costantemente. A 25 anni non abbiamo le stesse aspirazioni che a 40. Credo nell’equilibrio che è mio e che conviene alla mia famiglia“, ci assicura oggi. Perché sì”molti non riuscivano a sopportare l’intermittenza e non sopportavano di non essere presenti tutte le sere. Per me è il contrario. Ci sono momenti in cui lavoro e mi ritrovo da solo la notte in un Airbnb, e momenti in cui torno a casa e mi dedico completamente alla mia famiglia. Ho bisogno di entrambi per realizzarmi“, analizza l’attrice che ha raggiunto un equilibrio nella sua vita.

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