Il forte potenziale degli studi cinematografici marocchini è stato evidenziato negli Stati Uniti

Il forte potenziale degli studi cinematografici marocchini è stato evidenziato negli Stati Uniti
Il forte potenziale degli studi cinematografici marocchini è stato evidenziato negli Stati Uniti
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Nel 1962, vicino a Ouarzazate furono girate alcune scene del film cult “Lawrence d’Arabia”, ricorda il quotidiano in un articolo di Janet Podolak.

“Venti anni dopo, la costruzione degli Atlas Studios ha rilanciato l’economia della regione e portato l’attenzione globale sui suoi paesaggi” con la produzione del seguito di “All’inseguimento della pietra” e “Il gioiello del Nilo”, con Michael Douglas, Kathleen Turner e Danny Devito.

Poi vennero le riprese di “The Living Daylights” (1986), il quindicesimo film di James Bond, con Timothy Dalton, continua il giornalista, sottolineando che “il lavoro di comparse, traduttori, stuntmen e tecnici ha favorito lo sviluppo e incoraggiato l’arrivo di nuovi residenti nella regione”.

L’autore dell’articolo è tornato anche alle riprese in questi studi nel 1998 del film di successo “Il Gladiatore”, con Russell Crowe, “La Mummia” (1999), con Brendan Fraser e “Asterix e Obelix: Missione Cleopatra”.

Star internazionali come Samuel L. Jackson, Jean-Claude Van Damme, Ben Kingsley, Nicole Kidman, Brad Pitt, Jean-Paul Belmondo e Leonardo Di Caprio sono tra gli illustri visitatori che si sono innamorati della regione, ha sottolineato il giornalista.

I set degli studi portano i visitatori in un viaggio nel tempo, dove si intrecciano l’antico Egitto, un monastero tibetano e scene di battaglie romane, dice Podolak, che sottolinea che la bellezza dei set è stata alla base del successo di diversi film tra cui “Kingdom of Heaven” ( 2005) del regista Ridley Scott, senza dimenticare le scene leggendarie della serie “Il Trono di Spade”.

Inoltre, continua il giornalista, in questi studi sono state girate diverse scene del film “Il Gladiatore II”, che uscirà nelle sale il prossimo novembre.

I media americani hanno anche sottolineato la bellezza della regione di Marrakech e la ricchezza del patrimonio culturale ancestrale del Marocco, sottolineando che “l’eredità della fiaba marocchina rimane viva”.

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