Una decisione che prosegue la strategia attuata negli ultimi anni da Carrefour. Il distributore ha annunciato venerdì alle sue organizzazioni sindacali che prevede di passare 39 negozi, tra cui 15 ipermercati, alla gestione in franchising e in affitto nel 2025. Il CFDT ha risposto in un comunicato stampa, dichiarando di aver “deciso di cedere nei prossimi giorni Carrefour in procedimento sommario”, con l’obiettivo di “impedire ogni ulteriore cessione dei negozi”. Il distributore ha reagito dicendo che “ha fiducia che il giudice sommario non metterà in discussione” il passaggio dei suoi negozi alla gestione in franchising o in locazione.
Dal 2017, “344 negozi (95 ipermercati e 249 supermercati) sono stati venduti agli acquirenti e più di 27.000 dipendenti hanno lasciato la forza lavoro” di Carrefour, secondo le stime del CFDT. Quest’anno il sindacato parla di 4.300 dipendenti che, dopo un periodo di transizione, perderanno in tutto o in parte i loro benefici sociali unendosi a entità giuridiche più piccole. Per quanto riguarda l’andamento dei negozi convertiti al franchising e alla gestione degli affitti, “il feedback che possiamo ottenere è che il negozio non è né migliore né peggiore, ma che il personale è in calo in media del 10%”, assicura Sylvain Macé, segretario nazionale responsabile della distribuzione di massa presso i servizi CFDT.
“Ripristino delle prestazioni”
Da parte sua, la direzione del gruppo assicura che “dal 2018, la gestione degli affitti ha dimostrato la sua capacità di ribaltare il rendimento dei negozi in forte perdita” e che da quella data nessun ipermercato Carrefour ha chiuso. “Nel 2025, continueremo il ritmo di transizione verso la gestione in affitto dei negozi che non siamo in grado di trasformare in una modalità di gestione integrata”, aggiunge Carrefour.
La gestione del leasing è una forma particolare di esercizio di negozi in franchising, in cui il franchisor, in questo caso Carrefour, rimane il proprietario dell’attività. Questa modalità di gestione dei negozi, come il franchising, consente al distributore di mantenere la propria quota di mercato commerciale evitando di sostenere determinati costi di gestione. Questa politica consente inoltre a Carrefour di rimuovere dai propri conti i negozi la cui salute finanziaria a volte è fragile. Ma il CFDT, che ha già portato il distributore in tribunale nel marzo 2024, lo vede come un “piano di ristrutturazione mascherato”.
Con quella di venerdì, queste non sono le uniche azioni legali contro il distributore e il suo utilizzo del franchising. Anche gli affiliati, generalmente di negozi di piccolo formato, lo hanno portato alla corte di Rennes e hanno ricevuto il sostegno del Ministero dell’Economia. Nel 2023, con il passaggio alla gestione in affitto di diversi negozi, le manifestazioni sindacali sono state numerose.