Bellingham voleva un altro Clásico – AS.com

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La Federazione, l’Arabia e il calcio spagnolo in generale avranno il Clásico in Supercoppa. Un Madrid con più calcio, più adrenalina e più gol da quando ha toccato il fondo a San Mamés e ha battuto il Maiorca senza travolgere. La grande differenza è che ora cammina con il dito sul grilletto, ma non bisogna disprezzare il notevole miglioramento di Mbappé e il ritorno di Bellingham come giocatore superiore, una di quelle stelle la cui brillantezza illumina anche il resto. Gioca e fa giocare, dà forza al Real Madrid con l’ingegno e anche con il sacrificio. Ha segnato il gol che ha fatto precipitare la fine del Maiorca. Questa è la leva del Real Madrid. La squadra di Arrasate era quella di sempre, resistente, scomoda, rissosa, ma incapace di raggiungere la loro aeronautica, Muriqi più Larin. Non ha nulla di cui incolparsi, ma era notevolmente inferiore.

La sconfitta di San Mamés ha sollevato il Real Madrid per il bavero e lo ha risvegliato in modo tale che, da allora, il suo gioco comincia ad avvicinarsi alla qualità della squadra. Il miglioramento si è notato in campionato, nel Mondiale per club e anche a Jeddah. La squadra di Ancelotti è uscita di corsa per risparmiare tempo e fatica, per vincere dal più corto. In soli quindici minuti fece lavorare Greif quattro volte tiri di Lucas Vazquez, Mbappe, Tchouameni e Bellingham.

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Bellingham ha così segnato 1-0.JAVIER GANDULDiarioAS

Ancelotti aveva cominciato con i suoi classici, Mendy sulla fascia sinistra e Camavinga e Valverde nella cintura industriale. Una cintura con una controindicazione: toglie la vita alla squadra quando viene rilasciata la palla, ma garantisce un servizio di sorveglianza permanente per sollevare i magnifici quattro dalle preoccupazioni difensive. Questa è Madrid adesso, un sette più quattro che garantisce divertimento in entrambe le zone. In quello di qualcun altro, quasi sempre. Nel proprio, quando la squadra è divisa e in inferiorità dietro.

STORIA FOTOGRAFICA

  • La squadra di Carlo Ancelotti batte 3-0 lo Jagoba Arrasate e giocherà la finale con il Barcellona. Bellingham, Valjent (pp) e Rodrygo, i marcatori. Raíllo e Tchouameni, feriti.

Maffeo e Vinicio

Arrasate non ne fu impressionato. Non ha messo un terzo centrale come difensore, come ipotizzato il giorno prima, ma ha messo i suoi due attaccanti di riferimentoMuriqi e Larin, che in campionato si sono incontrati solo cinque volte negli undici titolari. Due grandi attaccanti dominare l’aria, presumendo che la sua grande opportunità fosse nella palla morta. Il calcio d’inizio si è concluso con una palla alta per il kosovaro ‘uomo bersaglioE’ il più puro del campionato, un attaccante capace di concludere un satellite. Era una dichiarazione di intenti.

Tutto, tranne la scarsa fermezza della difesa delle Baleari nei primi momenti, è andato come previsto, compreso quel gioco separato a cui Vinicio e Maffeo sono soliti giocare. I fischi di uscita alle Isole Baleari hanno dimostrato che l’Arabia Saudita ora è l’Arabia Saudita. Poi è arrivato il primo fallo, del brasiliano, e la prima botta: Un tocco leggerissimo di Vinicius ha provocato uno svenimento teatrale e ridicolo di un grande terzino felice nel suo ruolo da cattivo. Soprattutto se davanti a te c’è un calciatore firmato, dal sistema nervoso molto sensibile. La loro lotta privata trascinò tutti in uno scontro finale al quale si unirono Bellingham e Asencio. Una partita essenzialmente sportiva non lo meritava.

Rodrygo conclude da distanza ravvicinata per il 3-0.

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Rodrygo conclude da distanza ravvicinata per il 3-0.Pedro NunesREUTERS

La migliore notizia a Madrid è stata Mbappemolto lontano dalla versione dolorosa dei primi mesi. Frizzante, veloce, audace e rifinito. Non è più indagato. Mancava solo il gol, come la squadra, che con il passare dei minuti cominciava a scemare senza perdere il controllo della situazione se non in due arrivi di Larin, che ha colpito di testa un bel cross di Dani Rodríguez e ha erroneamente concluso un tiro al volo dal limite dell’area. La mancanza di coerenza è una caratteristica anche di questo Madrid, che sembra annoiato dai lunghi assedi. Non a tutti. Bellingham è un calciatore da 90 minuti, perché ha il gioco e la gerarchia. Nessuno governa come lui in questa Madrid. È il capo per acclamazione. Prima dell’intervallo ha lasciato mezzo gol a Rodrygo, che non è riuscito a completare il puzzle. Il suo tiro è finito in tribuna.

A quel punto, Arrasate perse Raillo, il suo faro difensivo, causa infortunio, grave battuta d’arresto in una squadra in cui gli automatismi sono cruciali. E al ritorno dagli spogliatoi è caduto un altro difensore centrale, Tchouameni. a causa di un colpo alla testa.

Tre finiture

Gli incidenti in qualche modo hanno cambiato il gioco. Il Maiorca cominciò ad allungare il viaggio, ad allontanare il Madrid dalla sua zona, ad arrivare più spesso che in pericolo vicino a Courtois. Tutto cominciò ad addensarsi nella squadra di Ancelotti e fu allora, nell’eterno paradosso del calcio, che approfittò con un gioco da tre: Il primo, di Rodrygo, è stato riconsegnato dal club; il secondo, di Mbappé, Greif; il terzo, di Bellingham, è finito dentro. L’obiettivo per chi ci lavora. Il nono dell’inglese, chiamato a governare la squadra per un decennio. Si allontanò zoppicando, lasciando con il fiato sospeso i tifosi del Real Madrid.

Quel gol ha portato a una partita in mare aperto, dove il Real Madrid è imbattibile. Greif doveva moltiplicarsi davanti agli attacchi di Rodrygo, Vinicius e Mbappé. I cambiamenti di Arrasate non hanno fermato l’emorragia. Ha portato degli aggressori, ma non ha ancora avuto alcun attacco. E uno sfortunato autogol di Valjent, che ha provato a intercettare un bellissimo passaggio di Brahim per evitare il tiro di Mbappé, e un gol nel recupero di Rodrygo hanno confermato il Clásico che determinerà se l’incendio dello 0-4 al Bernabéu sia da considerarsi spento oppure no. Sarà con Dani Olmo l’ultima beffa del governo.

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Cambiamenti

Pompadour (33′, Antonio Raillo), Raúl (54′, Aurélien Tchouaméni), Costa stessa (69′, Manu Morlanes), Roberto Navarro (69′, Cyle Larin), Takuma Asano (70′, Sergi Darder), Dani Ceballos (74′, Federico Valverde), Abdon Prats (80′, Dani Rodríguez), Brahim Diaz (87′, Vinícius Júnior)

Obiettivi

1-0, 62′: Jude Bellingham2-0, 92′: Valente3-0, 94′: Rodrygo

Carte

Arbitro: Ricardo de Burgos Bengoetxea
Arbitro VAR: Daniel Jesús Trujillo Suárez, Jorge Figueroa Vázquez
Jude Bellingham (65′, Giallo), Camavinga (73′, Giallo)

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