Arte contemporanea: il prezzo delle banane è salito alle stelle!

Arte contemporanea: il prezzo delle banane è salito alle stelle!
Arte contemporanea: il prezzo delle banane è salito alle stelle!
-

Anamnesi della banana di Cattelan: l'opera dell'artista Maurizio Cattelan dal titolo Comico creato nel 2019 rappresenta una banana « in vivo » fissato su una parete bianca con nastro adesivo. Aveva suscitato scandalo e scalpore, facendo ridere parte del pubblico. L'obiettivo è stato raggiunto: un collezionista francese lo ha poi acquistato per 120.000 euro, facendo salire alle stelle il prezzo di questo frutto banale.

La banana originale Cattelan, che ha una durata di conservazione limitata a circa sette giorni, deve essere sostituita regolarmente con altre banane. Opera marcibile, usa e getta e sostituibile. Una banana insegue l'altra! Artista provocatorio, Cattelan giustifica con l'idea il prezzo della sua banana, la cui parentela ha dovuto giustificare anche davanti ai tribunali. Cattelan, infatti, è stato accusato di plagio dall'artista Joe Monford riguardo ad un suo lavoro risalente al 2000: Banana e arancia. Da notare che già nel 2019, la banana venne divorata all’Art Basel Miami Beach da un artista georgiano “affamato” di notorietà poi, sempre nel 2023, da un coreano.

Sotheby è in movimento

Nel novembre 2024, la prestigiosa casa Sotheby's ha rimesso in vendita la banana, questa volta stimandola tra 1 e 1,5 milioni di dollari. Per aumentare la sua notorietà e quindi il suo prezzo, come una rockstar, ha fatto un tour mondiale di tre settimane. Non è stata comunicata la salute del frutto durante questo estenuante viaggio. Durante la vendita del 20 novembre 2024 da Sotheby's a New York, la banana ha infranto la sua stima, raggiungendo la cifra astronomica di 6,2 milioni di dollari, commissioni incluse. Il fortunato proprietario è il miliardario cinese Justin Sun, fondatore della criptovaluta Tron.

Prima della vendita, sembra che Sotheby's avrebbe chiarito che l'opera poteva essere pagata in criptovaluta. Probabilmente una trovata mediatica calcolata, il pagamento tramite una valuta immateriale che calza come un guanto al vento è parte dell'opera così effimera! Questa operazione di comunicazione di successo abbinata a un record finanziario permette al miliardario cinese di dichiarare che non sta acquistando solo un'opera d'arte – che definizione dà? – ma un fenomeno culturale che collega il mondo dell'arte, di Internet e delle criptovalute… Abbiamo ragione nel sistema descritto da Aude de Kerros.

Mediando il divoramento della sua banana da sei milioni di euro, il miliardario racconta al mondo che la miseria di chi non ha nulla da mangiare non gli importa, i soldi non gli valgono nulla. Ingerendo il frutto, si appropria fantasticamente di un “fenomeno culturale”, secondo le sue stesse parole, globalizzato da un'arroganza delirante.

L'impostura dell'arte contemporanea che dilaga da più di 50 anni continua a morire. Promuove il vuoto, la frode intellettuale sotto la copertura del cosiddetto concetto. Il benpensante sistema in cui la moda dei miliardari che dettano le opere da acquistare, bancabili, speculativi in ​​collegamento con gallerie e case d'asta internazionali, i media, internet ha raggiunto il suo limite. Il pubblico non si sbaglia.

Tra il ready-made e l'elogio della mano bisogna scegliere

L'orinatoio di Duchamp (1917) che proclama la morte dell'arte, i barattoli di merda di Pier Manzoni, la scultura invisibile di Salvatore Garan, l'opera strappata di Bansky… sono tutti esempi creati da uomini (coincidenza?) che denunciano nel migliore dei casi l'assurdità di una società dei consumi, nel peggiore propugnando la distruzione di un’arte personale, individuale, intima. Questi uomini provocatori che propagano il “non lavoro”, le creazioni “ready-made” sono allo stesso tempo i beneficiari finanziari del sistema del mercato dell’arte. L’arte di mangiare e consumare per tutti, accompagnata dalla tecnologia e dall’intelligenza artificiale, è priva di significato, falsa, artificiale in cui cibo e feci sono oggetto di domanda. Niente a che vedere con gli oggetti del desiderio legati alla sublimazione e alla trascendenza.

Oggi l’arte della decostruzione va combattuta perché nell’arte non tutto è uguale! L'arte autentica e sincera che trascende i secoli deve essere resuscitata mettendo in risalto l'opera essenziale della mano intelligente e unica dell'Uomo.

Stampa, salva come PDF questo articolo

-

PREV Il fotografo belga Gaël Turine premiato per il suo reportage sui danni della dipendenza da oppiacei negli Stati Uniti: scopri le sue foto
NEXT Metodo, nell’intimità creativa di Antoine d’Agata