A Les Bernardins, la gioiosa creazione di Suor Corita

A Les Bernardins, la gioiosa creazione di Suor Corita
A Les Bernardins, la gioiosa creazione di Suor Corita
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Su uno sfondo nero risalta l’immagine di Giovanni XXIII, in giallo brillante. Tra la testa del papa e la sua mano che abbozza un gesto di benedizione, è iscritto: «Lascia entrare il sole» (“Lascia entrare il sole”). Parole tratte da una canzone del musical Hair, simbolo della controcultura hippie degli anni ’60.

Sotto le volte gotiche del Collège des Bernardins a Parigi, quest’opera realizzata nel 1967 da Corita Kent cattura lo sguardo. Simboleggia la ricerca di questo artista americano che ha voluto far parte della cultura popolare per condividere un messaggio di fede, amore e giustizia.

Corita Kent (1918-1986) rimarrà nella storia dell’arte per un viaggio senza eguali. Quella di una suora cattolica in tonaca, che crea un’arte che si lega senza esitazione alla pop art: le opere di suor Corita utilizzano le immagini, i colori, i caratteri della comunicazione pubblicitaria del suo tempo per metterli al servizio della sua speranza Cristiano.

« Si trattava di incontrare le persone dove sono.spiega Nellie Scott, direttrice del Corita Art Center. Il linguaggio del consumismo era quello che potevano capire, quindi è quello che ha usato. »

Un assaggio di riconciliazione

Nel 1936, Frances Elizabeth Kent entrò nella congregazione docente del Cuore Immacolato di Maria a Los Angeles (California), diventando, nella religione, Suor Maria Corita. Dieci anni dopo, ha studiato arte e si è specializzata in serigrafia. Rimase fedele a questa tecnica di stampa per tutta la sua vita, rendendo possibile la produzione di arte accessibile a quante più persone possibile.

All’inizio degli anni ’60, suor Corita divenne preside della scuola d’arte dell’Immaculate Heart College, l’università di proprietà della sua congregazione. Molto amata dai suoi studenti, invita alle sue lezioni grandi figure del design e della grafica come Charles e Ray Eames, Saul Bass e Paul Rand.

Questa volta è uno dei grandi sconvolgimenti. Nella Chiesa cattolica con il Concilio Vaticano II, nella società americana con la protesta giovanile, la lotta per i diritti civili guidata da Martin Luther King e la mobilitazione contro la guerra del Vietnam. Suor Corita vivrà intensamente tutti questi eventi in uno spirito di “rivoluzione gioiosa”, secondo il titolo della mostra Bernardins.

Ben presto le tensioni con la gerarchia ecclesiastica sarebbero alte e, nel 1968, Corita chiese di essere dispensata dai voti religiosi e continuò la sua vita di artista a Boston, dall’altra parte degli Stati Uniti. La presenza delle opere di Suor Corita quest’anno nel padiglione vaticano alla Biennale di Venezia ha il sapore della riconciliazione.

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