Questi progetti atipici raccolgono la sfida di trasformare il nostro patrimonio

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Non è un’utopia», Afferma Christine Leconte, presidente dell’Ordine degli Architetti sul tema dell’adattamento dell’architettura alla sfida della transizione ecologica. Attraverso il feedback delle comunità, supportate dagli architetti nel rinnovare il patrimonio esistente, l’Ordine degli Architetti vuole dimostrare che il territorio certamente manca ma che c’è”terra invisibile», in spazi sottoutilizzati o abbandonati che le comunità stanno riabilitando. L’Ordinanza ne dà prova con l’esempio:”dimostrando la fattibilità della cosa», come spiega Marjan Hessamfar, vicepresidente dell’Ordine degli Architetti.

Un’antica fattoria trasformata in cinque alloggi a Espelette

Credito fotografico: Patrick Valleau

A Espelette, dove i residenti hanno difficoltà a trovare un alloggio, un’antica fattoria dall’architettura basca è stata trasformata nel 2019 in cinque abitazioni di 85 m² (T4), ciascuna con giardino e vista aperta, attraverso il vero contratto di locazione solidale, nel 2019. Si tratta di un sistema che permette di possedere le mura della tua casa ma non la terra, un aiuto per possedere una casa. Questa operazione lotta contro l’artificializzazione dei terreni e allo stesso tempo offre alloggi a prezzi accessibili nelle zone rurali. Le cinque famiglie hanno acquistato la loro casa a 1.992 euro al metro quadrato (contro i 3.200 del settore privato) e pagano un affitto di 90 euro al mese per il terreno.

Un mercato coperto trasformato in un gruppo scolastico a Lione

Credito fotografico: Vladimir de Mollerat du Jeu

Un ex mercato coperto costruito alla fine degli anni ’50 a Lione è stato trasformato nel marzo 2023 in un istituto scolastico con 15 classi e un asilo nido con 45 culle. Sono stati inoltre aggiunti una palestra, un ristorante scolastico e un alloggio per un custode. L’edificio offre una superficie di circa 5.500 metri quadrati, di cui più di 4.000 risanati e poco più di 1.000 realizzati per un costo di 13 milioni di euro. Si è pensato anche al comfort estivo, installando tende da sole nelle stanze più esposte al caldo e rinverdindo i parchi giochi.

Ricostruzione di un rudere in Corsica per realizzare tre unità abitative comunitarie in legno

Credito fotografico: JULIEN KERDRAON

Nel cuore del parco naturale regionale della Corsica, un vecchio edificio in rovina è stato restaurato in tre unità abitative comunali, di tipo T2, T3 e T4. Per questo restauro è stato scelto un legno locale, il pino laricio. Un’architettura di cortocircuito. La fornitura del legname avviene infatti a meno di 63 chilometri dal sito. Un’operazione a basse emissioni di carbonio che promuove l’uso di materiali di origine biologica. È stata messa in atto una mappatura delle risorse forestali per evitare di spopolare l’isola dei suoi alberi.

Un’ex caserma militare vuota, occupata per tre anni da un centro di accoglienza d’emergenza

Credito fotografico: EXE-Foto

L’ex caserma Exelmans nel 16° arrondissement di Parigi sarà trasformata in 50 alloggi sociali, 79 alloggi per persone in difficoltà e un asilo nido con 36 lettini oltre a uffici entro la fine del 2025. Dal 2019 al 2023, invece di rimanere vacante, il luogo testato per l’occupazione temporanea, durante la fase di studio di riconversione del sito. È stato così occupato per tre anni da un centro di accoglienza d’emergenza gestito dall’associazione Aurore. Originariamente dedicato agli alloggi della polizia, questo progetto di trasformazione si basa sulla conservazione di ciò che già esiste, sotto l’egida di Paris Habitat.

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