80 anni del D-Day in Normandia. Un pittore belga attacca le vetrine dei negozi.

80 anni del D-Day in Normandia. Un pittore belga attacca le vetrine dei negozi.
80 anni del D-Day in Normandia. Un pittore belga attacca le vetrine dei negozi.
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In occasione dell’80° anniversario dello sbarco, il pittore belga Pascal Falisse torna in Normandia. Da 30 anni illustra con i colori della manifestazione le vetrine dei commercianti della regione. E la richiesta è tanta, tanto che ha dovuto chiedere aiuto ad un amico.

Le finestre Falaise sono decorate con i colori dell’80° anniversario dello sbarco alleato. Dietro questi affreschi, già da tre mesi, il pittore belga Pascal Falisse gioca con il suo pennello nella regione.

E un’altra vetrina per Pascal! Sono tre giorni in cui il pittore belga porta i suoi pennelli a Falaise per decorare i negozi… A cominciare da questo caffè ristorante !

Il direttore mi ha chiesto di farle un cameriere elegante. Allora ho proposto questo ufficiale in abito blu, berretto e guanti bianchi nel ruolo di barista.

Sul vassoio, a poca distanza dal cameriere, ci sono due palloncini rossi e una bottiglia di vino con la scritta “D Day”. Il pittore si sforza di evidenziare i simboli dello sbarco.

Più avanti, sulla vetrina di questo negozio di formaggi, sono rappresentate le bandiere americana, inglese e francese… Quest’ultima è sventolata calorosamente da una donna vestita con abiti anni ’40.

In questo ottico, la vetrina mostra l’effigie di un soldato canadese, che sembra sorridente, in riferimento alla libertà ritrovata; o anche gabbiani comuni con gli occhiali. Dall’altra parte della strada, sulla vetrina di questo bar tabacchi, c’è la rappresentazione di una pin-up seduta su uno sgabello, bicchiere in mano e berretto militare avvitato in testa. Da notare che il numero 80 è in relazione all’ottantesimo compleanno appare sistematicamente su Windows.

In generale si parla di libertà, di resistenza, dei valori che sono stati al centro dello sbarco, sempre con una nota umoristica.

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In questa vetrina, un soldato canadese si destreggia con prodotti della Normandia. In opposizione alla tragedia della guerra, gli affreschi vogliono essere divertenti.

© Nicolas Dalaudier, Francia Télévisions

Pascal ha dipinto la sua prima vetrina 30 anni fa e da allora è stato invitato a ogni commemorazione. Senza ordini per l’80° anniversario dello sbarco, dovette chiamare un amico per chiedere rinforzi. Eric Géno è un illustratore professionista. Eccoli, entrambi attraversano il centro della città, trascinandosi dietro il carretto pieno di barattoli di vernice. Fermandosi davanti ad una nuova finestra, con occhi attenti, entrambi pensano all’affresco che verrà.

“Metterò un’ombra sul lato sinistro sotto le tasche, un’ombra leggermente pennellata con un pennello grande per dare volume”, si confida Pascal Falisse davanti al dipinto ormai avanzato di un soldato alleato che si destreggia con prodotti locali.

Questa è la prima volta che lavoriamo insieme. Ci avviciniamo alle cose allo stesso modo. È più veloce e più bello che fare le finestre da solo.

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Di fronte alla forte domanda, Pascal Falisse ha chiamato un amico, Eric Géno, illustratore.

© Nicolas Dalaudier, Francia Télévisions

I nostri due artisti stanno infatti guadagnando quota, come l’immagine su quest’altra finestra di questo aereo da caccia francese dell’epoca, il famoso “Dewoitine 520” schierando alle sue spalle uno striscione con questa scritta: “una certa visione di libertà”.

Di fronte a questa pennellata sicura, che dà senso al momento presente che rimanda alla memoria sepolta, esclama un passante.

È fantastico, ho appena visto un quadro nella vetrina della macelleria, è fantastico! E anche lì dal parrucchiere, la donna con il suo cappello e il suo vestito d’epoca, è bellissima!

I due artisti traggono ispirazione dagli incontri con i passanti… Dopo Falaise, Bayeux e Saint-Lô, presto si dirigeranno verso le finestre di Caen. Continueranno il loro lavoro effimero, con un tocco leggero e umoristico, sempre con questo obiettivo di partecipare al dovere della memoria.

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