Questo l’evento di inizio anno: il Centro Pompidou dedica, fino al 26 maggio, una grande mostra a Susanna Valadon (1865-1938), puro autodidatta che divenne un pittore emblematico delle avanguardiein un’epoca in cui, nella Parigi della Belle Époque, le donne erano piuttosto confinate al ruolo di modella. Riconosciuta durante la sua vita, l’opera di Suzanne Valadon è stata tuttavia eclissata da quella di suo figlio Maurice Utrillo, prima di tornare alla ribalta negli ultimi anni.
È quindi in questa occasione che appare (co-curato da Seghers e Arte). Suzanne Valadon, senza concessioniE romanzo grafico di Flore Mongin e Coline Naujalis che ripercorre la straordinaria traiettoria di questa artista tanto determinata quanto talentuosa, che la vita non sempre ha guastato…
Pioniere di sguardo femminile
Va detto che le cose iniziarono piuttosto male per la piccola Marie Clémentine, nata nel 1865 da padre sconosciuto e madre operaia. Costretta a lasciare la scuola e il lavoro per mantenersi, scopre a talento per il disegno. Acrobata del circo, dunque modello per i più grandi artisti della Belle Époque (Puvis de Chavannes, Renoir, Toulouse-Lautrec…), decise a sua volta di abbracciare una carriera artistica.
Quello che noi soprannominiamo “piccola sposa di Montmartre”e chi ha scelto il nome Suzanne, manda in disordine tutte le convenzioni, artistiche e morali. Rimase incinta a 18 anni, ebbe un’appassionata storia d’amore con il compositore Erik Satie, poi trascorse alcuni anni con un agente di cambio prima di infatuarsi di un amico di suo figlio, di 20 anni più giovane… Nel corso degli anni, impone il suo stile e soprattutto tutto il suo sguardo: quello di a artista liberouna donna per di più, che si smonta con pochi colpi di pennello secoli di idealizzazione del corpo femminile imposte dalle grandi narrazioni della storia dell’arte occidentale.
Tuffatevi nella Montmartre delle avanguardie
Impreziosito da potenti anelli neri – caratteristici delle opere di Suzanne Valadon – il illustrazioni dai colori vivaci di Coline Naujalis danno corpo al testo di Flore Mongin, che con il suo stile vivace e molti dialoghi immerge il lettore nel fermento artistico della Belle Époque Montmartre. Nel corso delle pagine rimaniamo intrappolati nel mille e uno colpi di scena – non sempre felice – che ha scandito l’intera vita di questa artista, che ha sempre difeso ferocemente la sua libertà di creare. Da notare che il canale Arte andrà in onda il 30 marzo un documentario dedicato a Suzanne Valadon, prodotto anch’esso da Flore Mongin con illustrazioni di Coline Naujalis.
Suzanne Valadon, senza concessioni
Di Flore Mongin e Coline Naujalis
Studentessa. edizioni Seghers e Arte edizioni • 240 p. • 25€
Documentario trasmesso su Arte domenica 30 marzo 2025 alle 17:55 e disponibile su Arte.tv dal 23 marzo al 28 aprile 2025.