Sotto pressione, McDonald’s a sua volta riconsidera alcune delle sue pratiche di diversità

Sotto pressione, McDonald’s a sua volta riconsidera alcune delle sue pratiche di diversità
Sotto pressione, McDonald’s a sua volta riconsidera alcune delle sue pratiche di diversità
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I supermercati Ford, Jack Daniel’s e Walmart hanno già annunciato di ridurre drasticamente i loro programmi sulla diversità in risposta all’offensiva “anti-woke” negli Stati Uniti.

McDonald’s ha annunciato lunedì che invertirà alcune delle sue pratiche di diversità, diventando l’ultima organizzazione americana a muoversi in questa direzione dopo una sentenza della Corte Suprema che pone fine alle misure di azione affermativa nelle ammissioni universitarie. I supermercati Ford, Jack Daniel’s e Walmart hanno già annunciato di ridurre drasticamente i loro programmi sulla diversità a dispetto delle pressioni del lobbismo «anti-risveglio»Walmart ha addirittura rinunciato all’acronimo DEI nella sua comunicazione, a “diversità, uguaglianza e inclusione”.

Tra le novità annunciate dal colosso del fast food nel suo comunicato stampa, figura l’abbandono della richiesta ai fornitori di impegnarsi a rispettare determinati obiettivi del DEI e la fine delle indagini esterne che misurano la loro conformità, mentre il suo comitato per la diversità cambierà nome “team di inclusione globale”. McDonald’s si muoverà invece verso “un dialogo più integrato con i fornitori sull’inclusione”ha dichiarato in questo comunicato stampa.

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Offensiva «anti-risveglio»

Il ristoratore ha anche annunciato la fine del “fissarsi obiettivi ambiziosi in termini di rappresentanza”favorire “mantenendo il nostro obiettivo di incorporare le pratiche di inclusione che fanno crescere la nostra attività nei nostri processi e nelle nostre operazioni quotidiane”. Il testo, però, lo sottolinea “La posizione di McDonald’s” e il suo “L’impegno per l’inclusione è fermo”.

Questa svolta avviene sullo sfondo di un’offensiva «anti-risveglio» dei conservatori americani, rafforzato dalla decisione della Corte Suprema del 2023 di abolire i programmi di azione affermativa nelle università, uno dei risultati della lotta per i diritti civili degli anni ’60. I gruppi conservatori hanno approfittato di questa decisione per avviare numerose azioni legali contro aziende o istituzioni pubbliche per fermare i loro programmi volti a porre fine alla storica discriminazione contro le minoranze. Accusano questi programmi di consistere in a “manifestazione di virtù” e uno “apologia della correttezza politica” e affermano di svantaggiare particolarmente gli uomini bianchi.

L’adozione di questi programmi era andata avanti dopo l’immensa ondata di protesta antirazzista seguita alla morte nel 2020 di George Floyd, un afroamericano ucciso da un agente di polizia bianco a Minneapolis. 35 anni, l’attivista Robby Starbuck, schietto difensore di Trump, ha iniziato una vera e propria crociata contro i benpensanti e si vanta di aver fatto piegare Ford o Harley-Davidson.


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