è confermato, brutte notizie da febbraio

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è confermato, brutte notizie da febbraio
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[Article publié le lundi 06 janvier 2025 à 10h28, mis à jour le mardi 07 janvier 2025 à 09h05] Brutte notizie per i risparmiatori. La remunerazione del Livret A diminuirà a partire dal 1° febbraio. Il ministro dell’Economia, Eric Lombard, ha indicato che il tasso del prodotto di risparmio regolamentato, fissato al 3% dal 2023, diminuirà “circa il 2,5%”. Perché la decisione venga ratificata, è necessario che il governatore della Banca di Francia presenti una proposta in tal senso, nel mese di gennaio.

Come promemoria, iluna formula per calcolare il tasso del Livret A, valido anche per il Libretto Lo Sviluppo Sostenibile e Solidale (LDDS), si basa per metà sull’evoluzione dei prezzi negli ultimi sei mesi e per l’altra metà su un tasso di cambio tra le banche. A metà gennaio, non appena saranno noti i dati definitivi sull’inflazione di dicembre, il governatore della Banca di Francia proporrà a Bercy un nuovo tasso, basandosi sul risultato della formula di calcolo o discostandosi da essa. Ricordiamo che l’inflazione è in calo negli ultimi mesi. Secondo l’ultima analisi effettuata dall’INSEE, a novembre era pari al +1,3% su un anno.

Una decisione attesa

Per le famiglie questa non è davvero una sorpresa. Quando era ancora direttore generale della Caisse des Dépôts (CDC), quest’autunno, Éric Lombard ha annunciato un ribasso del tasso di questo investimento apprezzato dai francesi. Resta quello “la riduzione del tasso del Livret A è una decisione eminentemente politica”ha commentato in una nota il direttore del Circolo del Risparmio, Philippe Crevel. La formula di calcolo è infatti lungi dall’essere applicata in modo sistematico ed è stata oggetto di frequenti eccezioni negli ultimi anni.

Ad esempio, il congelamento del tasso del Livret A al 3% su 18 mesi, dal 1° agosto 2023 al 31 gennaio 2025, avrebbe portato benefici al risparmiatore, secondo il suo mandante, l’allora ministro dell’Economia Bruno Le Maire. Tuttavia, se la formula fosse stata applicata rigorosamente, il tasso sarebbe stato sistematicamente più elevato, e addirittura superiore al 4% nella seconda metà del 2023.

L’imminente riduzione del tasso è in ogni caso “dovrebbe incoraggiare i francesi a risparmiare meno e consumare di più”ha spiegato Philippe Crevel. Questi ultimi tendono a “mettere da parte”, secondo l’espressione, come dimostrano il Livret A e LDDS che sono aumentati di 17,5 miliardi di euro tra gennaio e novembre, per raggiungere 582,3 miliardi di euro, secondo gli ultimi dati della Caisse des Dépôts. E, in assenza di un bilancio votato dall’Assemblea nazionale, le famiglie dovrebbero comunque essere caute all’inizio dell’anno e investire più fondi nei loro conti di risparmio.

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