Una misura che “si limiterà a ricostituire le entrate dello Stato, senza puntare ad una reale riduzione della domanda”. Nel suo parere sul progetto di bilancio 2025, la Corte dei conti si scaglia contro l’aumento del 5,5% delle accise sulle sigarette e sul tabacco da fumo. Il prezzo del pacchetto nel Granducato dovrebbe quindi aumentare da 5,20 euro a 5,50 euro, ancora al di sotto dei prezzi esposti dai nostri vicini.
“Mentre altri paesi stanno attuando aumenti significativi delle accise con l’obiettivo di scoraggiare il consumo di tabacco e proteggere la salute pubblica, questa misura (l’aumento del 5,5% in Lussemburgo) sembra costituire “un’iniziativa una tantum piuttosto che una strategia a medio termine”. lotta al fumo”, contesta ulteriormente la Corte dei conti.
Nel suo parere, la Corte cita l’esempio dei Paesi Bassi, una nazione “in prima linea nella lotta contro il tabacco”. Le tasse aumenteranno gradualmente e bruscamente per portare il prezzo di un pacchetto di sigarette a 47 euro entro il 2040. “Questa soglia sembra elevata, ma corrisponde ai costi sanitari e sociali che il fumo provoca”, sottolinea la Corte dei Conti.
Dovremmo quindi allineare il prezzo delle sigarette al loro costo in termini di salute pubblica? Contattato da L’essenzialela Cancer Foundation ricorda che “l’aumento del prezzo del tabacco attraverso l’aumento delle tasse è ampiamente riconosciuto come una delle misure più efficaci per combattere il tabacco”. Per Lex Schaul della Fondazione, “un prezzo elevato aiuta a dissuadere i bambini e gli adolescenti dall’iniziare e motiva i fumatori a smettere”. Ma, su questo punto, “i prezzi in Lussemburgo sono ancora troppo bassi per avere un impatto significativo sulla riduzione del fumo”.
Da parte sua, il Ministero delle Finanze si difende L’essenziale ricordando che “il governo ha proposto due volte un aumento delle accise sulle sigarette: +2,7% nel quadro del bilancio 2024, +5,5% nel bilancio 2025”, che, secondo il ministero, “supera l’aumento medio deciso nel periodo 2013-2023. “Non possiamo incolpare il governo per essere rimasto inattivo”, insiste il ministero, che afferma di monitorare da vicino le politiche dei prezzi dei suoi vicini. “Un aumento sostanziale rischierebbe di non raggiungere i risultati attesi, il consumatore potrebbe essere tentato di acquistare forniture oltre confine”.
Inoltre, ricorda Lex Schaul, della Cancer Foundation, “la lotta contro il tabacco non può limitarsi a una sola misura. In Lussemburgo, abbiamo adottato un approccio globale come parte della nostra strategia per una generazione senza tabacco lanciata nel marzo 2023 e che si basa su sei misure, di cui il prezzo è solo una leva tra le altre.
Secondo le proiezioni delle dogane e delle accise, le vendite di sigarette in Lussemburgo continueranno ad aumentare nei prossimi anni, in particolare le vendite ai non residenti. Si prevede che le entrate fiscali legate a queste vendite aumenteranno da 1,6 miliardi di euro nel 2025 a 1,9 miliardi nel 2028.
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