Mentre l’amministrazione Trump minaccia di eliminare gli aiuti federali per i veicoli elettrici, la California sta preparando la sua risposta.
La California intende rilanciare i suoi aiuti per contrastare una possibile abrogazione federale da parte di Donald Trump. Tuttavia, Tesla sarebbe esclusa. La battaglia infuria tra il nuovo presidente eletto e il governatore Gavin Newsom.
Una California che non si piega
La California non intende rallentare il suo progresso sui veicoli elettrici, anche sotto la pressione di un governo in contrasto con i suoi ideali ecologici. Di fronte alle intenzioni dichiarate di Donald Trump di cancellare i crediti d’imposta federali per i veicoli elettrici a partire da gennaio. Il governatore Gavin Newsom ha proposto un piano per rilanciare gli incentivi locali. Ma questo annuncio è venato di polemiche: Tesla, l’iconico leader dei veicoli elettrici, verrebbe semplicemente escluso! Da anni il credito d’imposta federale (fino a 7.500 dollari) gioca un ruolo importante nell’adozione dei veicoli elettrici negli Stati Uniti. Ma per Trump questi aiuti sono superflui, addirittura dannosi. Nonostante il suo riavvicinamento a Elon Musk, il presidente eletto resta fermamente contrario a questi vantaggi fiscali. Eppure, con una mossa che potrebbe rimodellare il mercato, Newsom promette di mantenere lo slancio per i veicoli a emissioni zero in California.
“Non torneremo indietro”ha insistito il governatore in un comunicato stampa, ribadendo il suo impegno per un futuro più pulito. Tuttavia, la scelta di escludere Tesla, argomentata come strategia per stimolare la concorrenza, solleva degli interrogativi. Il Fondo per la riduzione dei gas serra, la fonte di finanziamento di questi sconti, ha lo scopo di equilibrare il mercato. L’obiettivo? Incoraggiare altre case automobilistiche a investire di più nei veicoli elettrici, nelle parole dell’ufficio di Newsom.
Un duro colpo per Tesla nella propria roccaforte
Tesla, nato e cresciuto in California, è famoso in tutto il mondo. Escludere l’azienda dal programma di sconti potrebbe rappresentare un’onda d’urto in uno stato in cui domina le vendite. Va detto che il rapporto tra Elon Musk e Gavin Newsom ha vissuto turbolenze negli ultimi anni. Il trasferimento del quartier generale di Tesla in Texas e le differenze politiche hanno esacerbato le tensioni. Questo nuovo sviluppo segna un nuovo spartiacque tra l’azienda e lo Stato che l’ha vista nascere. Le cifre illustrano il potenziale impatto di questa decisione. Finora in California sono stati venduti più di due milioni di veicoli a emissioni zero, la maggior parte dei quali Tesla. Il precedente programma di sconti, il Clean Vehicle Rebate Project (CVRP), ha finanziato 594.000 veicoli e ha consentito risparmi significativi nelle emissioni di carbonio. Ma dalla sua sospensione nel novembre 2023, gli operatori del mercato si stanno preparando per un periodo di transizione.
Rilanciare il CVRP in una nuova forma sembra un’idea rilevante per Newsom, che vuole fare dello Stato un modello nella lotta contro il cambiamento climatico. Tuttavia, le sfide finanziarie sono numerose. Con il bilancio sotto pressione a causa della pandemia, la fattibilità di questo piano dipenderà dall’approvazione legislativa. L’impatto di questa decisione non si limiterà alla California. Altri diciassette stati, in linea con i suoi standard sulle emissioni, stanno esaminando attentamente i suoi movimenti. Con il divieto di vendita di auto a benzina previsto entro il 2035, La California traccia un percorso che molti stati potrebbero seguire. Tuttavia, le minacce di Trump di privare la California del suo potere di regolare le emissioni aprono un nuovo fronte in questa battaglia climatica e politica. Durante il suo precedente mandato, Trump aveva tentato di ridurre l’autonomia dello Stato, ma la California aveva reagito con più di 120 cause legali. Questa situazione di stallo potrebbe riprendere con violenza, con importanti implicazioni per l’industria automobilistica americana e globale.
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