In extremis, il governo lancia il suo nuovo prodotto di risparmio “climatico” per i giovani

In extremis, il governo lancia il suo nuovo prodotto di risparmio “climatico” per i giovani
In extremis, il governo lancia il suo nuovo prodotto di risparmio “climatico” per i giovani
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Il futuro piano di risparmio climatico (PEAC), creato dalla legge sull’industria verde del 23 ottobre 2023, sarà ufficialmente disponibile dal 1 ottobreÈ Luglio. Questo prodotto destinato agli under 21 contribuirà a finanziare la transizione energetica. In pratica bisognerà attendere ancora un po’ affinché banche, assicurazioni, mutue e istituti di previdenza finalizzino le loro offerte. “Le aziende non avranno fretta perché questo nuovo prodotto è costoso in termini di sviluppo IT per i bassi volumi previsti”, indica Philippe Crevel, direttore del Circolo del risparmio. Nessuna delle banche contattate da Il mondo non si prepara a lanciare rapidamente un’offerta. Il gruppo BPCE annuncia il lancio, con un processo di sottoscrizione completamente digitalizzato, nel primo trimestre del 2025.

I testi attuativi pubblicati il ​​16 giugno precisano i contorni esatti del PEAC. Sarà possibile contribuire fino a 22.950 euro (un importo identico al massimale del Livret A) e le vincite saranno esenti da tasse e contributi previdenziali. “Il regime fiscale è favorevole, ma questo non basta a compensare i numerosi vincoli” rileva Stéphane Fantuz, presidente della Camera nazionale di consulenza tecnica sul patrimonio finanziario.

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Pertanto, il futuro piano di risparmio climatico è bloccato fino al compimento dei 18 anni del titolare (tranne in caso di invalidità del titolare o di morte di uno dei suoi genitori). Diventa quindi possibile effettuare un buyout a condizione che il piano abbia più di cinque anni. Inoltre, ha una durata di vita limitata: si chiude automaticamente quando il titolare compie trent’anni.

A differenza del Livret A, il capitale non è garantito. Il ministro dell’Economia, Bruno Le Maire, ha annunciato una performance “più attraente” di quella del Livret A, oggi al 3%. Tutto dipenderà dall’asset allocation attuata dal gestore nell’ambito della gestione gestita o dal cliente (o dai suoi genitori se minorenne) nell’ambito della gestione libera. I testi attuativi precisano che almeno il 70% del patrimonio deve essere collocato in attività a basso rischio due anni prima della data di liquidazione del piano indicata dal titolare.

L’obiettivo è evitare di subire un crollo dei mercati azionari qualche mese prima del rilascio. Sarà possibile trasferire il tuo piano in un’altra struttura. In questo caso, la normativa limita le commissioni di trasferimento PEAC all’1% (nessuna commissione se il piano ha più di cinque anni e il titolare è un adulto). Puoi avere un solo piano di risparmio di questo tipo per persona. In pratica verrà aperto dai genitori per conto del figlio se questo è minorenne.

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