verso la fine della ricarica gratuita sul posto di lavoro

verso la fine della ricarica gratuita sul posto di lavoro
verso la fine della ricarica gratuita sul posto di lavoro
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La ricarica gratuita dei veicoli elettrici sul posto di lavoro è nella fase finale. Dal gennaio 2025, l’URSSAF richiederà alle aziende di includere questo vantaggio nel calcolo dei contributi previdenziali, modificando così una misura che, dal 2020, favoriva l’adozione delle auto elettriche.

L’URSSAF ha appena annunciato una modifica che potrebbe ridisegnare il panorama della mobilità elettrica. Dal 2025, il ricarica gratuita dei veicoli elettrici sul posto di lavoro sarà considerato un beneficio in natura. E questo cambia molte cose.

Presto la fine della ricarica gratuita sul lavoro per i vostri veicoli elettrici?

L'URSSAF annuncia un cambiamento normativo che potrebbe modificare le dinamiche della mobilità elettrica in Francia. Dal 1° gennaio 2025 la ricarica gratuita dei veicoli elettrici offerta dalle aziende sarà considerata un beneficio in natura, ponendo fine ad un quadro fiscale favorevole in vigore dal 2020.

Questo sistema, introdotto quattro anni fa, ha consentito ai dipendenti di ricaricare gratuitamente le proprie auto elettriche sul posto di lavorosenza che ciò generi oneri sociali per le imprese o tassazioni aggiuntive per i dipendenti. L’obiettivo era incoraggiare l’adozione di veicoli elettrici, soprattutto a fronte dell’espansione delle zone a basse emissioni (LEZ) nelle grandi città. Questo sostegno però finirà con l’entrata in vigore di nuove norme fiscali, che obbligheranno le aziende a includere il valore dell’energia elettrica fornita nel calcolo dei contributi previdenziali.

Quali sono le conseguenze per dipendenti e datori di lavoro?

Questo sviluppo normativo impone alle aziende di fare scelte strategiche. Potranno continuare a offrire la tariffazione gratuita, ma dovranno farsi carico dei costi legati ai contributi previdenziali. Un'altra opzione potrebbe essere quella di addebitare l'elettricità consumata o di predisporre pacchetti adeguati. Per i dipendenti, questa fine del servizio gratuito potrebbe comportare spese aggiuntive, rendendo meno attraente l’acquisto di un veicolo elettrico.

©Renault

I dipendenti che viaggiano su lunghe distanze potrebbero essere particolarmente colpiti da questo cambiamento. L’elettricità consumata sarà considerata un beneficio in natura, aumentando potenzialmente il loro reddito imponibile e le passività fiscali. Il vantaggio finanziario della ricarica gratuita ha contribuito notevolmente a compensare l’alto costo dei veicoli elettrici, anche con l’attuale sostegno del governo. Questa nuova situazione rischia di rallentarne l’adozione, mentre gli ZFE rendono i veicoli termici sempre più restrittivi.

Una decisione contraddittoria

Questa svolta avviene in un contesto in cui le autorità pubbliche stanno incoraggiando attivamente la mobilità elettrica, ma anche cercando di realizzare grandi risparmi. L'URSSAF giustifica questa modifica con un desiderio di equità fiscale, affermando che qualsiasi vantaggio offerto da un datore di lavoro deve essere trattato in modo uniforme. Tuttavia, questa decisione potrebbe vanificare gli sforzi volti ad accelerare la transizione energetica, rendendo più difficile per gli automobilisti la conversione all’energia completamente elettrica.

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Inoltre, la rimozione di questo vantaggio evidenzia le disuguaglianze esistenti. Fino ad ora, solo i dipendenti con i mezzi per acquistare un veicolo elettrico potevano trarne vantaggio, il che solleva interrogativi sull’accessibilità delle politiche di transizione ecologica.

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Fonte :

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