Dassault Systèmes: Perché Deutsche Bank non consiglia più l’acquisto di azioni Dassault Systèmes

Dassault Systèmes: Perché Deutsche Bank non consiglia più l’acquisto di azioni Dassault Systèmes
Dassault Systèmes: Perché Deutsche Bank non consiglia più l’acquisto di azioni Dassault Systèmes
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(BFM Bourse) – L’analista di Deutsche Bank Research Gianmarco Conti ha abbassato giovedì il suo giudizio su “hold” contro “buy” precedentemente sul titolo, considerando che le prospettive del gruppo per il 2024 e il medio termine sono “a rischio”.

Dassault Systèmes sta attraversando un anno difficile. Con un calo del 21,4% dal 1° gennaio, l’azione dello specialista in software di progettazione e fabbricazione assistita da computer registra il terzo calo più grande del CAC 40 nel periodo.

Ciò è dovuto all’attività deludente nelle “scienze della vita”, settore in cui il gruppo si è sviluppato negli ultimi anni, in particolare attraverso l’acquisizione nel 2019 di Medidata, specializzata in software medici che consentono, ad esempio, di monitorare test clinici. La debolezza di questa divisione è stata la causa della delusione del mercato nelle ultime due pubblicazioni dell’azienda.

Dopo questo difficile percorso, l’analista di Deutsche Bank Research Gianmarco Conti ha deciso questo giovedì di abbassare il suo consiglio di “tenere” invece di “acquistare”. Ciò pesa un po’ sulle azioni Dassault Systèmes, che sono scese del 2% intorno alle 16:30, il terzo calo più grande del CAC 40.

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Prospettive “a rischio”.

Sulla base dei colloqui con esperti del settore, delle ricerche sugli studi clinici e dei colloqui con i dirigenti aziendali, l’analista ritiene probabile una ripresa nel settore delle scienze della vita.

Ma anche Gianmarco Conti ritiene che sia gli obiettivi del gruppo al 2024 che quelli a medio termine siano “a rischio”.

L’analista prevede un calo nel settore delle scienze della vita tra l’1% e il 2% nel secondo trimestre. Ciò farà sì che le entrate totali di Dassault Systèmes deludano le aspettative di consenso. Poi, nel terzo trimestre, il gruppo sarà penalizzato da una base di confronto elevata, a causa dei ricavi derivati ​​lo scorso anno da un importante contratto con il costruttore Jaguar Land Rover, che Gianmarco stima tra i 50 ei 70 milioni di euro.

Con altre ipotesi, tra cui una crescita tra il 4% e il 6% nel settore delle scienze della vita nell’ultimo trimestre del 2024, l’analista stima che Dassault Systèmes dovrebbe raggiungere il fondo della forbice di previsione dei ricavi per l’intero 2024 (da 6,35 a 6,425 miliardi di euro), mentre il consenso è al limite superiore.

Per quanto riguarda gli obiettivi a medio termine, Dassault Systèmes ha indicato l’anno scorso di puntare a un fatturato di 9,5 miliardi di euro nel 2028 (rispetto a una base di 6 miliardi prevista nel 2023) con ricavi aggiuntivi di 1 miliardo di euro nel settore delle scienze della vita.

Gianmarco Conti ha rifatto i suoi calcoli. Supponendo che gli altri segmenti di Dassault crescano in media del 9% all’anno escludendo gli effetti valutari, l’analista calcola che le scienze della vita dovranno registrare una crescita “medio-alta” (più del 15%) ogni anno, tra il 2025 e il 2028, e addirittura 18 % negli ultimi tre anni, per raggiungere gli obiettivi del gruppo. Il che gli sembra troppo ambizioso, e significa che gli obiettivi di medio termine rischiano di essere riconsiderati.

Julien Marion – ©2024 Borsa BFM

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