“Contattaci”: una pagina Facebook che dichiara di appartenere al “Mossad” prende di mira i libanesi

“Contattaci”: una pagina Facebook che dichiara di appartenere al “Mossad” prende di mira i libanesi
“Contattaci”: una pagina Facebook che dichiara di appartenere al “Mossad” prende di mira i libanesi
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Una pagina Facebook, sotto il nome di “Mossad”, il servizio di intelligence straniero israeliano, chiede tramite pubblicità mirate alla popolazione libanese di mettersi in contatto con esso, nel contesto del conflitto tra Hezbollah e lo Stato ebraico che continua nel Libano meridionale, sulla scia della guerra a Gaza iniziata il 7 ottobre.

Secondo Mohammad Najem, direttore esecutivo di SMEX, una ONG libanese che difende i diritti umani negli spazi digitali, la pagina, verificata da un segno di spunta blu (verifica che può comunque essere acquistata tramite abbonamento), appartiene a “d’ one way” o un altro ai servizi segreti israeliani”, sebbene non sia menzionato sul sito ufficiale dell’agenzia e ritenga che tutti gli amministratori della pagina abbiano sede in Israele. Sulla foto di copertina della pagina Facebook si legge: “Contattaci, siamo qui per ascoltarti”. Mentre il primo post della pagina è stato pubblicato nel 2018, “The Mossad” è diventato attivo solo quest’anno e conta ora circa 23.000 follower.

Ciò avviene mentre le tensioni transfrontaliere tra Hezbollah e Israele sono aumentate la scorsa settimana, dopo quasi nove mesi di scontri a fuoco quasi quotidiani tra le due parti. Dall’inizio del conflitto sono state uccise almeno 470 persone in Libano (compresi 352 combattenti Hezbollah in Libano e Siria) e 27 in Israele.

Pubblicità che “violano le leggi libanesi”.

Il 19 giugno la pagina “Mossad” ha pubblicato un annuncio con la foto di una donna e una didascalia che diceva: “Chiamaci, ti aspettiamo. È tempo per te (…) di cambiare la tua vita, mandaci un messaggio e non te ne pentirai. Per la tua sicurezza, non mettere “mi piace” a questo post. Scrivici in privato. »

Secondo il signor Najem, sembra che questi annunci “non siano illegali secondo le regole di Meta”. Ma ritiene che “dovrebbero essere illegali perché costituiscono una violazione delle leggi libanesi”. La legge libanese del 1955 sul boicottaggio di Israele vieta a qualsiasi persona fisica o giuridica di entrare in contatto con israeliani o persone residenti in Israele. Vieta inoltre qualsiasi transazione commerciale, finanziaria o di altro tipo. La violazione di questa legge è punibile con da tre a dieci anni di lavoro forzato. Per l’esperto, “Meta ha la responsabilità di proteggere i propri utenti e di non permettere ad altre agenzie di sicurezza, soprattutto in una situazione come quella del Libano e di Israele, di prendere di mira le persone con messaggi pubblicitari”. L’Oriente Oggi ha contattato Meta per un commento, ma non ha ancora ricevuto risposta. Per quanto riguarda le fonti di sicurezza contattate dalla nostra pubblicazione, hanno affermato di non avere informazioni su questa pagina.

Per la consulente legale Janane el-Khoury, gli annunci sulla pagina “Mossad” potrebbero essere utilizzati per reclutare persone in Libano per conto di Israele e spiare i libanesi. Ricorda che “Israele è in prima linea nella sicurezza informatica (…). Gli ultimi anni hanno dimostrato che utilizzava il cyberspazio contro il Libano, in particolare, per reclutare agenti e comunicare con loro, o per raccogliere informazioni sui suoi obiettivi in ​​Libano. L’uso israeliano del cyberspazio si è manifestato anche nell’installazione di un gran numero di sistemi di spionaggio sui territori libanesi. »

Nel video

In Libano preoccupa la presenza degli israeliani su Tinder

Secondo l’AFP, le forze di sicurezza libanesi hanno arrestato 185 persone sospettate di “collaborazione” con Israele tra il 2019 e la fine del 2022. Dall’inizio della guerra di Gaza, Israele ha compiuto numerosi omicidi mirati contro membri di Hezbollah e Hamas. Il partito di Dio è preoccupato di essere infiltrato da agenti che lavorano per conto di Israele. Il suo leader, Hassan Nasrallah, ha messo in guardia i suoi sostenitori, durante un discorso tenuto il 13 febbraio, contro i rischi legati agli smartphone, definendoli un “dispositivo di spionaggio controllabile” e chiedendo agli abitanti del Libano meridionale di gettarli”.

Come rimuovere questi annunci?

Ma come proteggersi da queste pubblicità? Mohammad Najem consiglia di “bloccarli o segnalarli” e di non rispondere. La professoressa Khoury, da parte sua, invita gli utenti di Internet a “informare le agenzie di sicurezza competenti quando ricevono una comunicazione sospetta” e a “proteggere i propri dati personali per evitare che vengano violati da Israele”.

Per memoria

Spionaggio israeliano tramite telefoni cellulari: quali rischi per quali misure di protezione?

Il Libano si è classificato al 109° posto a livello globale su 182, nel rapporto Global Cybersecurity Index 2020 preparato dall’Unione internazionale delle telecomunicazioni. Israele è al 36° posto. A gennaio, l’aeroporto internazionale di Beirut ha subito un grave attacco informatico che ha preso di mira diversi dei suoi sistemi IT.

Secondo l’esperto, in Libano “manca uno sforzo istituzionale e una strategia unitaria per far avanzare questo settore” in un momento in cui “la sicurezza informatica è diventata una parte essenziale dei vari sistemi di sicurezza nazionali e una condizione necessaria per affrontare diverse tipologie degli attacchi informatici. Chiede al governo di aggiornare la sua politica generale nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Secondo lei si dovrebbe stabilire una “visione generale, scopi specifici e obiettivi prioritari” per “prevenire le intrusioni israeliane”. Quanto a Mohammad Najem, chiede al governo libanese di “contattare Meta e chiedergli di non permettere che (questi) messaggi pubblicitari esistano”. Contattati dalla nostra pubblicazione, il Ministero delle Telecomunicazioni e quello dell’Informazione non si sono resi immediatamente disponibili a commentare la vicenda.

Una pagina Facebook, sotto il nome di “Mossad”, il servizio di intelligence straniero israeliano, chiede tramite pubblicità mirate alla popolazione libanese di mettersi in contatto con esso, nel contesto del conflitto tra Hezbollah e lo Stato ebraico che continua nel Libano meridionale, sulla scia della guerra a Gaza iniziata il 7 ottobre. Secondo Mohammad Najem, direttore esecutivo di…

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