Per preparare il pubblico all’arrivo della up! nel 2011 la Volkswagen non ha lesinato su concept car e altri studi di stile. Tutto iniziò con un prototipo presentato al Salone di Francoforte nell’autunno del 2007, un veicolo bianco immacolato con una silhouette a tre porte e cerchi dallo spirito neo-retrò vicino al Maggiolino. immagine
L’abitacolo, dal canto suo, è il pioniere delle interfacce digitali che oggi sono la norma. Per evocare il lato polimorfo della sua futura city car, che sarà disponibile come il mercato voleva all’epoca in tre o cinque porte, la Volkswagen continua al Motor Show di Tokyo due mesi dopo con lo spazio in più. Quest’ultima punta su 5 aperture e punta su porte posteriori con apertura antagonista e una struttura della carrozzeria senza montante centrale, due elementi che non varcheranno la soglia dell’industrializzazione.
Quando l’up evoca il combi e la coccinella
Sempre sulla scia del veicolo familiare, ma questa volta con un cenno al celebre Combi ben prima dell’ID.Buzz, il prototipo Space Up Blue Concept è in mostra al Motor Show di Los Angeles del 2007. Il suo tetto bianco è forato da piccoli finestrini un’evocazione di quella del VW T1 Samba Bus. Nella parte posteriore, invece, le porte a battente nel formato 2/3-1/3 imitano quelle di una Mini Clubman.
Il marchio di Wolfsburg, per non dare indigestione al pubblico, ha lasciato riposare l’idea della up per due anni prima di riportarla in vita alla fiera IAA di Francoforte 2009 con la e-up! concetto le cui linee, ad eccezione del muso ancora in fase di studio e che presenta un look che evoca i fuochi del Maggiolino, sono quasi definitivi.
Il percorso di elettrificazione è annunciato. Per enfatizzare il design geometrico un po’ austero del veicolo, VW continua la sua offensiva nel 2010 con un prototipo chiamato Berlin Taxi Concept caratterizzato da un passo lungo e una struttura della carrozzeria asimmetrica.. Sul lato sinistro, infatti, la macchina è dotata di una sola porta per consentire al conducente di accedere al posto di guida mentre sul lato destro non è prevista l’apertura anteriore ma solo una porta posteriore scorrevole verso l’anteriore.
Un’unicità giustificata da uno spazio per riporre i bagagli situato alla destra del conducente. Per attirare i principali mercati europei, nel corso del 2010 è stato lanciato il concetto di taxi nelle città di Londra e Milano. immagine
Un festival di 5 concept a Francoforte nel 2011
Il 2011 segna un’accelerazione con ben 5 variazioni sul tema e anche una svolta verso il mondo del tempo libero, al Motor Show di Francoforteil prototipo del buggy up dà grande libertà ai designer e assicura il collegamento con il concetto Cross up molto vicino alla “baroudeuse” standard. Nello stesso salone, il concetto e-up trasmette ancora una volta il messaggio dell’elettrico.
E per ampliare il più possibile lo spettro, questa volta annunciando la GTI up del 2015, il concept VW GT up è la versione tuta. Il tocco finale sarà portato dall’Azzura Sailing Team Concept ideato da Italdesign, un esempio unico con la filosofia dei taxi ariosi dell’isola di Capri in Italia. Oppure l’annesso perfetto da posizionare sul ponte del tuo yacht.
Una versione ibrida diesel immaginata
Una volta lanciata la up nelle concessionarie, la marca non abbassa la guardia con i prototipi della cross up nel 2012, che altro non sono che la versione di serie appena decorata, la EcoFuel e il prototipo della e-up che annunciano i prossimi sviluppi della gamma . In 2013, al Motor Show di Tokyo, il concept twin-up gioca questa volta la carta dell’ibridazione diesel sfruttando la meccanica della VW XL1. La Volkswagen voleva dare un’erede alla Lupo 3 litri? Mancava solo una versione utilitaria, lo farà nel 2014 con lo studio e-load up “Follow me”, una versione a due posti o addirittura monoposto che utilizza l’abitacolo cubico come ampio spazio di carico. Nel 2015, l’idea della VW up GTI è tornata di moda con il prototipo up TSI e poi nel 2017 con il concetto up GTI.