$ 3,4 trilioni. In due anni, Nvidia fece esplodere il prezzo delle sue azioni fino a diventare la società pubblica con il maggior valore al mondo. Un exploit che si spiega con due lettere minuscole: AI.
Durante la corsa all’oro, i più ricchi non erano i cercatori d’oro, ma i venditori di pale e picconi. Lo stesso vale per l’intelligenza artificiale. Dal boom dell’intelligenza artificiale, un’azienda più di tutte le altre si è distinta: Nvidia. L’azienda che fino a pochi anni fa era conosciuta soprattutto per le sue schede grafiche, ha saputo posizionarsi al centro di questo nuovo mercato grazie ai suoi chip progettati per l’intelligenza artificiale.
Risultato, dal 18 giugno 2024 Nvidia è diventata la prima capitalizzazione di mercato al mondo con 3,4 trilioni di dollari di valutazione (3,4 seguito da 11 zeri) ci dice CNBC. L’azienda può permettersi il lusso di superare Apple e Microsoft, che commerciano azioni ormai da anni grazie all’ennesimo aumento del valore delle sue azioni. Per riferimento, Apple ha un tetto massimo di circa 3,2 trilioni di dollari e Microsoft arriva a 3,3 trilioni di dollari.
Nvidia, la mente dietro ChatGPT
L’impresa è tanto più sorprendente dato che la maggior parte di questa crescita si è verificata negli ultimi 24 mesi. Le azioni della società sono aumentate del 170% nell’ultimo anno e la sua valutazione di mercato è aumentata di nove volte (x9) dalla fine del 2022 grazie al controllo del mercato delle schede grafiche e dei chip dedicati all’intelligenza artificiale. Il solo settore dei data center ha registrato un aumento del 427% su base annua e ora rappresenta l’86% delle entrate dell’azienda.
In particolare, è un prodotto relativamente sconosciuto al grande pubblico che ha permesso a Nvidia di stabilire il proprio dominio in questo mercato: il supercomputer HGX A100. Venduto a soli 9.000 e pochi euro, il chip A100 è diventato IL sistema di riferimento per tutto ciò che riguarda direttamente o indirettamente l’intelligenza artificiale. È in particolare questa particolarissima scheda grafica a far girare l’ormai imperdibile AI ChatGPT.
La bolla dell’intelligenza artificiale un giorno scoppierà?
La reputazione di questo chip e dei prodotti Nvidia in generale ha permesso all’azienda di conquistare l’80% del mercato dei server specializzati nell’intelligenza artificiale. L’azienda è particolarmente ben posizionata per soddisfare le esigenze di questo mercato, perché le schede grafiche, a differenza dei processori “classici”, possono eseguire molte operazioni in parallelo. Una caratteristica essenziale per il corretto sviluppo dell’IA (e anche per quello del mining di criptovalute, ma questa è un’altra storia).
Gli spettacolari risultati di Nvidia sul mercato (e di tante altre aziende specializzate in AI), però, lasciano scettici alcuni osservatori, convinti che la “bolla” dell’AI non possa crescere all’infinito. I costi da capogiro necessari per il funzionamento di ChatGPT sono per il momento coperti dai colossali investimenti di Microsoft in OpenAI, ma l’assenza di un modello economico affidabile e le controversie sulle aziende direttamente o indirettamente legate all’intelligenza artificiale potrebbero smorzare l’ardore di Wall Street e presto o più tardi riportare Nvidia sulla terra.
