Rigging Linky meter: il succoso piano di una coppia, condannata in Gard: News

Rigging Linky meter: il succoso piano di una coppia, condannata in Gard: News
Rigging Linky meter: il succoso piano di una coppia, condannata in Gard: News
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Un dipendente della Veolia che “voleva rendersi utile” e sua moglie sono stati giudicati colpevoli di aver manomesso numerosi contatori Linky nella regione di Alès, rivela Midi Libre, sabato 8 giugno.

Un uomo di 37 anni, dipendente di Veolia, è comparso venerdì 7 giugno davanti al tribunale penale di Alès per aver manomesso il consumo dei contatori Linky, riferisce Midi Libre, sabato 8 giugno. L’uomo, accusato di frode, ha installato un bypass elettrico sui contatori verdi per ridurre di oltre la metà l’importo delle bollette elettriche. Per farlo ha chiesto dai 250 ai 500 euro in contanti. La giustizia è stata allertata da Enedis, il distributore di energia, che ha sporto denuncia dopo aver registrato numerosi avvisi in caso di apertura dei contatori.

Nel corso delle indagini la polizia ha sequestrato dal suo conto 70.000 euro e un’Audi Q7 del valore di 30.000 euro. Reddito che mette in discussione l’accusa: “Con 1.800 euro di stipendio al mese, 3.000 euro di indennità e più di 2.000 euro di spese, come possiamo risparmiare 3.000 euro al mese per arrivare a 70.000 euro? Alcuni mesi sugli estratti conto non figurano le spese alimentari. Quindi è così che si vive di contanti”. Nel corso del processo, il trentenne ha ammesso di aver lavorato in nero e di aver installato dalle 20 alle 30 deviazioni per “fai un servizio”. Per giustificare il denaro sequestrato, la coppia ha affermato che lo era “risparmio personale, aiuto familiare e associazioni varie per il nostro figlio disabile”.

L’uomo è stato condannato a un anno di reclusione e a 5.000 euro di multa.

Dopo aver esaminato il fascicolo, e nonostante le richieste molto più pesanti del magistrato, l’imputato è stato condannato a un anno di reclusione sotto forma di braccialetto elettronico, oltre a una multa di 5.000 euro. Sua moglie, accusata di aver approfittato di risorse finanziarie per migliorare il proprio stile di vita, è stata condannata a tre mesi di reclusione con sospensione della pena e ad una multa di 2.000 euro, riferisce Midi Libre. Infine vengono confiscati 12mila euro. Il tribunale ha stabilito che dovranno essere restituiti il ​​resto dei 70.000 euro e l’Audi Q7.

pubblicato il 9 giugno alle 8:16, Emma Allamand, 6Medias

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