MultiChoice, gioiello dell’audiovisivo africano, sul punto di entrare nella galassia Bolloré

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Durante la presentazione dei giocatori della squadra di rugby del Sud Africa, presso la sede di MultiChoice, a Johannesburg, l’8 agosto 2023. SAMUEL SHIVAMBU / BACKPAGEPIX STAFF / SPORTS INC / ABACA

Per gli azionisti sudafricani questa è una buona notizia. Per i difensori dell’indipendenza dei media, meno. Il passo verso l’acquisizione del gruppo sudafricano di televisione a pagamento MultiChoice da parte di Canal+ – filiale di Vivendi, di cui la famiglia Bolloré è il principale azionista – ha compiuto un nuovo passo con la pubblicazione, martedì 4 giugno, di una circolare congiunta destinata I titolari di quote MultiChoice presentano in particolare la relazione dell’esperto indipendente Standard Bank, che giudica l’offerta del gruppo francese “giusto e ragionevole”.

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Se l’operazione dovesse avere successo, darebbe a Canal+ il monopolio virtuale sulle offerte televisive a pagamento nell’Africa sub-sahariana. Già ben radicata nell’Africa francofona, trarrebbe vantaggio da un’apertura all’Africa anglofona acquisendo MultiChoice, che conta 21,7 milioni di abbonati nel continente. Con 26,4 milioni di abbonati a Canal+ in più di cinquanta paesi del pianeta – di cui circa 7,5 milioni in Africa – la fusione delle due entità darebbe vita ad un colosso in grado di competere con le più grandi piattaforme di streaming globali (Netflix, Disney+ o Amazon Prime Video). ).

In ogni caso, questa è l’ambizione del presidente del consiglio d’amministrazione di Canal+, Maxime Saada. “Il nostro obiettivo è creare un campione locale in grado di competere e collaborare con i giganti dei media globali. » L’offerta concretizza anche la volontà di rendere il gruppo un peso massimo nella creazione e distribuzione di contenuti, “con l’Africa nel cuore”, precisa il signor Saada. Protagonista di spicco nei settori dello sport, della creazione di serie e dell’intrattenimento, MultiChoice presenta una moltitudine di sinergie con Canal+.

Concorrenza esacerbata da parte dei giganti dello streaming

La pubblicazione della circolare congiunta formalizza la proposta di Canal+ di acquisire le azioni di MultiChoice che il gruppo non possiede già, al prezzo di 125 rand (6 euro) per azione – un’offerta iniziale di 105 rand per azione era stata respinta.

Il maggiore azionista del sudafricano, Canal+, detiene già il 45,2%, dopo aver gradualmente aumentato la sua partecipazione nella società negli ultimi mesi. Il consulente indipendente di MultiChoice raccomanda ai titolari di quote di aderire all’offerta francese, previa convalida da parte delle autorità di regolamentazione sudafricane.

Per gli azionisti, questo è “Salvataggio”, stima Olwethu Notshe, gestore del portafoglio del fondo d’investimento sudafricano Sentio Capital. Perché MultiChoice, il fiore all’occhiello dell’industria audiovisiva sudafricana, creata da Naspers, che l’ha resa un’entità autonoma nel 2019, si trova ad affrontare diverse difficoltà. Il gruppo sta sopportando il peso della forte concorrenza dei giganti dello streaming, come Netflix e Amazon Prime Video. “L’arrivo di Internet nelle township informali lo ha colto di sorpresa”osserva Olwethu Notshe.

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