AA/Ankara
L’astronauta turco Tuva Cihangir Atasever ha completato il suo volo suborbitale ed ha eseguito 7 esperimenti scientifici.
La spedizione spaziale del secondo astronauta turco ad andare nello spazio, Tuva Cihangir Atasever, è stata seguita sabato in diretta dai centri scientifici TÜBİTAK di Aksaray, Ankara, Bursa, Erzurum, Gaziantep, Istanbul, Kayseri, Kocaeli, Konya e Samsung.
Durante questo viaggio di un’ora e dieci minuti, a bordo del veicolo suborbitale VSS Unity, Atasever ha effettuato sette esperimenti scientifici.
La missione si è conclusa con l’atterraggio del veicolo spaziale presso il Centro Spaziale del New Mexico. La squadra “Galactic 07” era composta da quattro astronauti e due piloti.
Atasever ha effettuato 7 esperimenti scientifici in un ambiente di microgravità durante una fase di caduta libera di circa 3 minuti. La tuta da astronauta indossata da Atasever è stata appositamente progettata per trasportare l’attrezzatura necessaria per tre esperimenti.
Nell’ambito dell’esperimento di imaging cerebrale denominato “BEACON”, Atasever ha portato sulla testa lo strumento di misurazione della spettroscopia nel vicino infrarosso durante tutte le fasi del volo. Sono stati così analizzati la distribuzione del sangue nella regione della corteccia prefrontale del cervello e la dinamica del liquido cerebrospinale. Oltre a questa esperienza, utilizzando campioni prelevati da Atasever, verranno analizzati anche i cambiamenti e le trasformazioni psicologiche provocate dalla visione del mondo da un punto distante.
L’esperimento di dosimetria delle radiazioni IvmeRad ha fornito informazioni sul livello di esposizione alle radiazioni. Sarà così possibile prevedere istantaneamente la quantità di radiazioni a cui saranno esposte le persone che viaggeranno nelle stazioni spaziali durante i processi successivi.
Con l’Insulin Pen Test in Space, un esperimento congiunto dell’Agenzia spaziale turca (TUA) e di Axiom Space, due diverse penne per insulina collocate in una scatola speciale sono state trasportate nello spazio e l’efficacia del trasferimento della dose in questo ambiente è stata testata per il prima volta. Questo test consentirà quindi di sviluppare un trattamento in previsione del trasporto di persone affette da diabete sulle stazioni spaziali costruite nell’orbita terrestre nei prossimi anni.
Nell’ambito dell’analisi delle vescicole nel volo suborbitale, sono state isolate vescicole extracellulari da campioni biologici raccolti su Atasever prima e dopo il volo utilizzando un chip microfluidico appositamente progettato per questo scopo. In questo modo, verrà studiato il potenziale per lo sviluppo di determinate terapie di adattamento che possono essere applicate prima che gli astronauti vadano nello spazio in futuro.
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