Una risoluzione convenzionale potrebbe privare temporaneamente i francesi del diritto all’assicurazione contro la disoccupazione

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Una nuova misura potrebbe inasprire ulteriormente le condizioni di accesso all’assicurazione contro la disoccupazione.

Se essere disoccupati è una situazione scomoda, rischia di diventare sempre più difficile conviverci nei prossimi anni. Infatti, un ulteriore vincolo potrebbe sorgere per coloro che si ritroveranno disoccupati negli anni a venire. Se la brutta notizia sarà confermata, sarà più che mai necessario evitare licenziamenti, e perfino licenziamenti convenzionali.

Mentre il governo continua ad affinare la riforma dell’assicurazione contro la disoccupazione, diverse misure sono allo studio per inasprire le condizioni di accesso ai benefici. Tra quelli che quasi certamente verranno attuati troviamo in particolare la riduzione della durata dell’indennità e l’estensione dell’orario di lavoro necessario per beneficiare dell’assicurazione contro la disoccupazione. Le misure adottate entreranno in vigore il 1° luglio 2024.

Oltre a queste due nuove regole, il ministro del Lavoro, Catherine Vautrin, ha menzionato in un recente incontro con i sindacati una nuova linea di pensiero del governo che potrebbe essere applicata anche dal 1° luglio. Una misura che Sophie Binel, segretaria generale della CGT, definisce “forse più violenta dei risparmi richiesti durante i negoziati precedenti”.

Il provvedimento in questione riguarda la specifica compensazione differita. Questo sistema prevede che in caso di licenziamento o risoluzione convenzionale, l’indennità di disoccupazione non decorre immediatamente alla scadenza del contratto. Un periodo di attesa viene calcolato in base agli importi ricevuti durante la transazione o quando l’indennità di fine rapporto è superiore al minimo legale o convenzionale. Attualmente questo periodo è limitato a sei mesi, ma il governo sta valutando la possibilità di estenderlo a otto mesi o più, o di ritornare al metodo che consente di calcolare il numero di giorni di ritardo, o addirittura di integrare altri bonus nel calcolo, come a titolo di risarcimento del patto di non concorrenza.

Concretamente, questa nuova misura significa che alcune persone che sono state licenziate o hanno firmato una risoluzione contrattuale dovranno attendere più a lungo prima di poter beneficiare dell’indennità di disoccupazione. Rimandando l’attivazione dell’indennizzo, il governo vuole incoraggiare le persone in cerca di lavoro a trovare lavoro più rapidamente, perché senza altre risorse saranno costrette ad attingere ai soldi ricevuti dal datore di lavoro quando se ne andranno. Questa misura mira anche a impedire ad alcuni di combinare l’indennità di fine rapporto legale e l’indennità di disoccupazione.

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