Aura cerca finanziamenti per la prima miniera di uranio della Mauritania

Aura cerca finanziamenti per la prima miniera di uranio della Mauritania
Aura cerca finanziamenti per la prima miniera di uranio della Mauritania
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(Agence Ecofin) – Il progetto Tiris può fornire 30 milioni di libbre di uranio in 16 anni, secondo uno studio del 2024. La sua entrata in produzione nel 2026 dovrebbe portare la Mauritania al rango di secondo produttore di uranio nell’Africa occidentale la domanda e i prezzi del metallo sono in aumento.

Aura Energy ha annunciato il 3 giugno l’avvio di un processo di finanziamento volto a sviluppare il progetto Tiris e farne la prima miniera di uranio della Mauritania. A tal fine, la società mineraria australiana ha incaricato le società Orimco e Macquarie Capital rispettivamente di raccogliere fondi tramite debito e di identificare e negoziare con potenziali investitori strategici.

Orimco metterà a disposizione di Aura le proprie competenze nell’ambito di un pacchetto finanziario atto a ridurre i rischi associati allo sviluppo del progetto, ottimizzando al tempo stesso i requisiti patrimoniali. Macquarie, da parte sua, porterà avanti soluzioni volte ad attrarre partner idonei a finanziare lo sviluppo del progetto. Non sono stati forniti dettagli sulla forma di tale partenariato strategico, ma le opzioni usuali in questo settore prevedono per l’investitore una partecipazione diretta al progetto e/o la possibilità di acquistare tutta o parte della futura produzione della miniera.

La nomina di Orimco come consulente del debito e l’esplorazione di opzioni di investimento strategiche da parte di Macquarie sono passi cruciali per il progresso di Tiris, mentre lavoriamo verso una decisione finale di investimento alla fine del 2024ha affermato Andrew Grove, amministratore delegato di Aura Energy.

Se la decisione finale sull’investimento verrà presa quest’anno, la futura miniera di uranio di Tiris dovrebbe iniziare la produzione nel 2026, secondo gli attuali piani della società. Un simile successo renderebbe la Mauritania il secondo produttore di uranio nell’Africa occidentale, dietro al Niger.

Secondo uno studio pubblicato nel febbraio 2024, l’investimento iniziale necessario per sviluppare Tiris ammonta a 230 milioni di dollari, per una produzione totale di 30,1 milioni di libbre di uranio in 17 anni. Ad un prezzo di 80 dollari la libbra, i ricavi della miniera sono stimati in 2,25 miliardi di dollari nel periodo in questione. Va detto che dopo diversi anni di calo, negli ultimi mesi i prezzi dell’uranio hanno ripreso a salire sui mercati mondiali, in un contesto di aumento della domanda grazie al rinnovato interesse per l’energia nucleare.

Queste prospettive offrono alla Mauritania l’opportunità non solo di aumentare i propri ricavi minerari, ma anche di diversificare le fonti dei suoi ricavi minerari. Il settore è infatti attualmente dominato dallo sfruttamento dell’oro e del minerale di ferro che rappresentavano il 70% delle esportazioni della Mauritania nel 2022, nonché il 24% del suo PIL.

Emiliano Tossou

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