La Federazione svizzera del commercio al dettaglio sporge denuncia contro Temu

La Federazione svizzera del commercio al dettaglio sporge denuncia contro Temu
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Di

AFP

pubblicato su

3 giugno 2024

L’associazione svizzera del commercio al dettaglio ha presentato una denuncia al Ministero dell’Economia contro la piattaforma cinese di commercio online Temu, denunciando “pratiche commerciali sleali”, ha riferito giovedì scorso all’AFP.

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La denuncia è stata presentata insieme ad altre associazioni, tra cui l’Associazione svizzera dei commercianti al dettaglio di giocattoli e la Federazione svizzera dei tessili, ha detto all’AFP, confermando le informazioni del giornale del gruppo svizzero Tamedia.

“Ci sono forti sospetti di pubblicità illecita”, stima l’associazione Swiss Retail Federation, che accusa “sconti”, “prezzi cancellati” e “pubblicità ripetuta con offerte inferiori al prezzo di costo”. L’associazione fa riferimento anche a “inganni sulla disponibilità delle offerte”.

Ha quindi contattato la Segreteria di Stato dell’Economia (Seco) per assicurarsi che Temu rispetti le regole della concorrenza come previsto dalla legge federale contro la concorrenza sleale.

Secondo lei “in Svizzera esiste un interesse pubblico generale, sia da parte dei consumatori che dei concorrenti, affinché la Seco effettui rapidamente dei chiarimenti”.

Contattata dall’AFP, la Seco ha confermato di aver ricevuto questa denuncia giovedì, spiegando di “non aver ancora potuto esaminarla”. La Seco può intervenire soprattutto attraverso l’azione penale. Spetta però alle autorità penali imporre le sanzioni, precisa.

Di proprietà del colosso cinese del commercio online Pinduoduo, l’applicazione Temu, che ha costruito il suo successo sui prezzi bassi, è nel mirino di diversi paesi.

In Francia, l’associazione UFC-Que Choisir ha presentato una denuncia a metà maggio all’Autorità di regolamentazione delle comunicazioni audiovisive e digitali (Arcom), accusando Temu di non garantire ai suoi utenti “un ambiente online sicuro, prevedibile e affidabile”.

All’inizio dell’anno la Federazione tedesca delle organizzazioni dei consumatori (VZBV) ha accusato da parte sua Temu di pubblicare opinioni fuorvianti sui prodotti venduti e di ingannare i consumatori riguardo all’indicazione delle riduzioni di prezzo. Ha ottenuto da Temu delle modifiche che però attualmente si applicano solo al mercato tedesco.

Un tempo un peso piuma nel commercio elettronico, Pinduoduo è ora uno dei principali concorrenti in Cina del colosso Alibaba. Nel primo trimestre, il fatturato di Pinduoduo è aumentato del 131% su base annua, raggiungendo 86,8 miliardi di yuan (11 miliardi di euro).

(AFP)

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