Status quo per il tasso di riferimento degli affitti, che non aumenterà – rts.ch

Status quo per il tasso di riferimento degli affitti, che non aumenterà – rts.ch
Status quo per il tasso di riferimento degli affitti, che non aumenterà – rts.ch
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Un po’ di tregua per gli inquilini: il tasso di affitto di riferimento resta invariato all’1,75%, ha annunciato lunedì l’Ufficio federale delle abitazioni. Dopo i due aumenti dell’anno scorso, a giugno e dicembre, è ora lo status quo di questo indicatore a consentire la variazione degli affitti. Per il momento è quindi escluso un potenziale aumento dei contratti di locazione.

Questo tasso di riferimento, pubblicato trimestralmente, è fondamentale per gli inquilini poiché consente di rivedere gli affitti al rialzo o al ribasso. La Svizzera è però un Paese di inquilini, dove due terzi della popolazione non possiede una casa propria, soprattutto nelle grandi città.

Dopo un anno 2023 segnato da due rialzi, la pubblicazione di questo tasso era attesa con ansia. La buona notizia è che rimane invariato, il che non ha alcun impatto sui contratti di locazione. Il tasso è infatti definito in base ad un tasso medio ponderato dei debiti ipotecari. Come le ipoteche, anche queste variano in base ai tassi di riferimento della Banca nazionale svizzera (BNS).

Ma per fissare gli affitti valgono anche altri criteri, come ad esempio l’aumento dei prezzi. Pertanto, tutti gli inquilini non dipendono necessariamente da questo tasso di riferimento che resta quindi fissato all’1,75%.

Nessun ulteriore aumento in vista quest’anno

In linea di principio il picco dell’inflazione in Svizzera è ormai alle spalle. Gli osservatori, in particolare gli economisti dell’UBS, si aspettano quindi un ulteriore allentamento della politica monetaria della BNS. Conseguenza: gli affitti dovrebbero stabilizzarsi a partire dalla seconda metà dell’anno, ma quest’anno non dovrebbero ancora crollare radicalmente.

Oggetto della radio: Sylvie Belzer

Adattamento web: Julie Liardet

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