la RDC rinnova le sue accuse contro Apple

la RDC rinnova le sue accuse contro Apple
la RDC rinnova le sue accuse contro Apple
-

(Agenzia Ecofin) – Nell’aprile 2024 la RDC ha inviato una serie di domande ad Apple, relative al coinvolgimento del colosso americano nello sfruttamento dei minerali prodotti in violazione delle leggi e dei diritti umani. L’azienda non ha ancora risposto alle preoccupazioni delle autorità congolesi.

Apple non ha risposto alle preoccupazioni sollevate dalla RDC riguardo l’uso di “minerali di sangue» nella sua catena di fornitura. Almeno questo è quanto indicano gli avvocati di Kinshasa in un nuovo comunicato diffuso mercoledì 22 maggio.

Secondo il comunicato letto dall’ Agenzia Ecofin, i rappresentanti legali del governo congolese affermano di aver ricevuto nuove prove dagli informatori. Il colosso digitale è accusato in particolare di approvvigionarsi illegalmente dalle miniere congolesi dove vengono violati i diritti umani e la cui produzione viene esportata di contrabbando in Ruanda.

La mancanza di risposta è un’ammissione implicita che le domande che abbiamo posto ad Apple erano rilevanti […].È più urgente che mai che Apple fornisca risposte reali alle domande molto serie che abbiamo sollevato, mentre valutiamo le nostre opzioni legali“, hanno dichiarato William Bourdon e Robert Amsterdam, i due avvocati responsabili del gruppo ingaggiato da Kinshasa.

Come ha spiegato Ecofin qualche settimana fa, le accuse rivolte ai colossi digitali, tra cui Apple, per il loro coinvolgimento nel commercio di “minerali di sangue» nella RDC non sono una novità. Apple ha precedentemente negato l’approvvigionamento da raffinerie o fonderie collegate a “gruppi armati nella RDC o in un paese vicino“. Tuttavia, le nuove accuse del governo congolese sembrano indicare che gli sforzi degli attori coinvolti, compresi quelli delle stesse autorità congolesi, rimangono insufficienti.

Ricordiamo che la RDC fornisce oltre il 70% della produzione globale di cobalto, una parte essenziale della produzione di coltan e una parte significativa della produzione di stagno, tutti metalli essenziali per l’elettronica moderna, gli smartphone e i computer. Ma le condizioni di produzione di questi metalli sono denunciate da anni, sia per il mancato rispetto dei diritti umani, sia per l’impatto ambientale di queste attività.

Leggi anche:

15/05/2024 – La RDC richiede un embargo internazionale sulle esportazioni di minerali dal Ruanda

-

PREV Borsa di Zurigo: fallito il tentativo di rimbalzo
NEXT L’Europa rivede le regole sul capitale delle imprese di investimento