Sabato il ministro cinese delle Finanze ha annunciato che nei prossimi tre mesi la Cina destinerà quasi 280 miliardi di franchi in obbligazioni per rilanciare la seconda economia mondiale, che sta perdendo slancio.
“Nei prossimi tre mesi potranno essere utilizzati 2.300 miliardi di yuan di obbligazioni speciali”, ha detto il ministro Lan Fo’an in una conferenza stampa a Pechino.
Questi fondi “aiuteranno le grandi banche commerciali statali a ricostituire la loro base di capitale, a migliorare la loro resistenza al rischio e le capacità di prestito, e a servire meglio lo sviluppo dell’economia”, ha spiegato.
Serie di misurazioni
Questa spesa pubblica si aggiunge a una serie di misure annunciate nelle ultime settimane, tra cui tagli dei tassi di interesse e fornitura di liquidità alle banche.
Pechino alzerà anche il tetto del debito delle autorità locali per consentire loro di spendere di più in infrastrutture e promuovere l’occupazione.
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Calo dei tassi sui mutui immobiliari
Le principali banche cinesi abbasseranno i tassi di interesse sulla maggior parte dei mutui immobiliari esistenti a partire dal 25 ottobre, secondo una richiesta avanzata a settembre dalla Banca Centrale, ha annunciato sabato anche il canale statale CCTV.
Lo scorso anno la Cina ha registrato uno dei tassi di crescita più bassi degli ultimi trent’anni (5,2%), secondo un dato ufficiale che lascia dubbiosi alcuni economisti date le difficoltà che gravano sull’attività.
Questo tasso farebbe sognare molte nazioni sviluppate, ma per la Cina rimane lontano dall’incredibile espansione che l’ha portata ai vertici dell’economia mondiale negli ultimi decenni.
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